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Come state vivendo le serate nei pub live music?
Per la rubrica Ricomincio da… Oggi parliamo delle serate live music!
Come sono cambiate le nostre uscite? Che cosa si può fare oggi in un locale? Come bisogna comportarsi?
Prima era tutto più facile! Lo ammetto. Entravi, se c’era posto ti sedevi, se non c’era posto stavi agli sgabelli al bancone, oppure in piedi! Ti godevi una bella birra, in compagnia o in santa pace. Potevi saltellare sotto palco se c’era una serata live con un gruppo particolarmente galvanizzante. Potevi salutare e abbracciare tutte le persone che conoscevi senza grosse paure.
Purtroppo ora è cambiato tutto.Â
A partire dagli ingressi nei pub. Ora devi obbligatoriamente prenotare un tavolo. C’è una “simpatica” lista di domande alle quali devi rispondere se prenoti per più di due persone. Alle rito di a che ora venite? quanti siete? mi lasci un contatto?, si sono tristemente aggiunte le seguenti domande: “Sei coniugato?”, “siete amici?”, “convivete?”. Da un lato fa ridere, dall’altro urta sensibilmente il sistema nervoso dover dare questo genere di spiegazioni.
Una volta arrivato in struttura, per entrare devi farti misurare la febbre – sapete che nemmeno quando ho l’influenza mi misuro così tante volte la temperatura? – mettere la mascherina, che sarà obbligatoria per tutti gli spostamenti dentro al locale e puoi toglierla solo se sei seduto al tuo posto; compilare un form di contatto fornito dal locale, nel caso dovesse presentarsi l’esigenza di contattarti per colpa di un possibile focolaio. Ti accompagnano al tavolo e guardandoti intorno ti rendi conto anche della trasformazione avvenuta per far si che le serate si svolgano in totale sicurezza. I dipendenti del locale indossano mascherina e talvolta i guanti. I tavoli sono distanziati e, nel caso di una tavolata di amici che vanno a mangiare una pizza, il tavolo è lungo il doppio, una sedia si, una sedia no, sempre per mantenere il distanziamento sociale.
Immaginate anche solo per un momento la perdita che possono avere i proprietari dei locali. Se in un pub che prima portava una capienza di 400 anime, tra in piedi e seduti, ora a malapena ha 150 posti disponibili. A tal proposito, la prima sera che sono uscita, ho assistito ad una scena brutta: un tavolo di circa 8 persone non si è presentato. Ora, conoscendo le difficoltà dei gestori e sapendo quanto può essere diventato difficile ora prenotare un tavolo per una serata, mi viene da bacchettare le persone ed invitarle ad essere il più serie possibili. In gioco c’è il rispetto per chi lavora.
Il menù non c’è più. Ora è digitale e devi accedervi tramite telefono. Quindi non avete scuse, dovete essere tutti muniti di smarphone per accedere al sito e scaricare il menù in formato pdf. Per andare in bagno devi mettere la mascherina. Non puoi più andare al bancone e prenderti una birra direttamente dal barman.
Parliamo di band e di live music. È obbligatorio stare seduti. Non ci si può alzare, fare un pochino di caos – a Roma diremmo caciara – nemmeno se stai davanti alla tua sedia. Non è possibile stare sotto palco, nemmeno divertirsi e offrire un drink alle band mentre suonano come si faceva una volta. Devi stare attenta a tutto. Anche per chi sta sul palco non deve essere facile vedere davanti ai propri occhi una partecipazione così composta e tranquilla. Specie se stai facendo pezzi rock e hard rock. Dimenarsi un pò, saltare, erano la partecipazione più viva di quello che era la serata. E, diciamolo, ti aiutava anche a smaltire quello che bevevi!
Insomma, la vita sta riprendendo, è vero. Ma come? Un pelo di tristezza nel vedere questa compostezza ci sta, non ti invoglia di sicuro ad uscire galvanizzato come eri prima… però le regole sono regole e meglio questo che niente!