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15 Maggio 2018Dollexpo
Oggi vi racconto il mio Dollexpo!
Ultimamente sono sparita un pò dappertutto. Vita reale, vita social, perfino vita di coppia. Addirittura i cani hanno messo la foto sulle cucce!
Mi sono concentrata per lavorare ad un progetto nel quale ho creduto e credo fortemente: Dollexpo.
Le giornate di convention sono state il 5 e 6 maggio, ma il mio lavoro è partito moooolto ma moooolto prima.
L’IDEA INNOVATIVA – Ho la proposta da parte del capo convention a Marzo. Ho espresso le mie paure per un lavoro e un progetto nuovo che non avevo mai fatto, ma che in fondo sapevo di riuscire a portare a termine. Così mi sono imbarcata nuovamente sulla nave Dollexpo e ho investito tutta me stessa. L’idea di quest’anno, da parte del capo e ideatore del progetto Matteo Fascianelli, era davvero molto ambizioso. La convention era al suo secondo anno nel Centro Congressi SGM di via Portuense, alla sua quarta edizione in assoluto e cresceva sempre di più per importanza, fidelizzazione del pubblico, impegno da investire e richieste di partecipazione. Era chiaro che bisognava dare ai nostri fan uno spettacolo nuovo, diverso dai precedenti e soprattutto divertente. Le novità erano tante, prima fra tutti la partecipazione attiva di doppiatori molto famosi e noti al volto pubblico – continuate a leggere e capirete di chi sto parlando.
Il comando era molto preciso e chiaro creare uno spettacolo che regalasse al pubblico nozioni mai trattate dal vivo in diversi settori: editoria, scrittura, doppiaggio e disegno. La parola d’ordine per tutti coloro che salivano sul palco era una sola: divertimento. “Dobbiamo farli divertire“. Il tutto unito a quello che poi è diventato il motto della convention: tirare fuori dall’ombra tutti quei mestieri e personaggi che invece lavorano nell’ombra!
Ho iniziato così a contattare tutti i ragazzi in scaletta e ho fatto il mio lavoro di giornalista! Ho immagazzinato in breve tempo le nozioni principali di persone che non avevo mai visto in vita mia e di settori che mai ho esplorato, primo fra tutti il disegno e il mondo dei fumetti. Per la sottoscritta era il primo contatto anche con il mondo del doppiaggio. Così ho iniziato a sondare il terreno per conoscere le persone e per capire grazie all’evento di Angelo Maggi “il doppiattore” – e se non sapete cos’è, vi invito a leggere qui =>
Mi sono destreggiata tra richieste particolari, esigenze e prolissità di ognuno (ma solo perché io purtroppo di tempo ne avevo davvero poco), percependo il meglio e rapportandolo alla nostra idea di base.
OSPITI – Mi sono molto stupita della disponibilità di persone dal calibro di Guido Guidi, disegnatore Transformer, Mauro Manthomex, disegnatore Tartarughe Ninja, Nicola Perugini, autore e disegnatore di Metamorphex, Emanuela Lupacchino, disegnatrice Marvel DC Comics e Warner Bros, Gianluca Villano, scrittore di “Il divoratore D’Ombra“, IDEA e Claudia Cintio, fondatrice e direttore editoriale della casa editrice dalla quale nascono progetti di successo come “Le cronache di Ansorac” e “Memorie di sangue” – anche qui vi faccio un capitolo a parte perché è davvero appropriato! – di Barbara e del suo progetto di beneficenza CDKL5…… Starei qui a parlare per ore. A tutti loro un grazie sincero perché si sono messi a spiegarmi con umiltà e pazienza tutti i loro progetti. Li ho voluti premiare con video, realizzati da me, proiettati alle spalle durante il loro intervento.
DOPPIAGGIO – Un capitolo a parte lo dedico ai doppiatori. Non perché più importanti, ma perché hanno avuto bisogno di un lavoro di preparazione molto lungo e di uno studio ancora maggiore. Mentre mi destreggiavo tra le mie ore di lavoro ordinarie (sono riuscita a prendere solo un giorno e mezzo di ferie per la preparazione di tutto ciò) e le chiamate degli ospiti, lavoravo anche alla novità dell’anno: i doppiatori. Per loro avevamo pensato ad una cosa che mai è stata fatta nelle convention: farli doppiare live!
Creare la situazione è stato tutt’altro che facile. Ripeto: per loro era la prima volta. I problemi si sono presentati subito. Primo fra tutti: come accidenti si crea una clip per i doppiatori con audio sdoppiato in doppia uscita in italiano e in inglese? Mica sono un tecnico del suono! Beh… studiando e con tanto ma davvero tanto “fattore C”, ho trovato la soluzione a 14 giorni dall’evento. Da lì è stata tutta una corsa nella produzione di 40 clip per 10 doppiatori. Notti insonni a combattere con Premiere, ritardi audio, il sincro che non mi aiutava nemmeno pregandolo in cispadano, esportazioni fallite, pc in surriscaldamento…. Un incubo!
I drammi non finivano solo con l’incompresione tra me e Premiere e Omen. Il secondo problema era: come adattiamo un auditorium centro congressi a una struttura di doppiaggio? Qui entra in gioco L’UOMO NELL’OMBRA che ha avuto tantissima pazienza a sopportarmi e si è ingegnato per accontentare tutte le mie richieste: il regista-fonico-addetto luci e video STEFANO. Non lo ringrazierò mai abbastanza.
È stato così che abbiamo messo un podio su palco, con uno schermo per i doppiatori che rimandava lo stesso video che vedevano in sala grazie al retro-proiettore, dotato di un auricolare doppio (per quando si doppiava in coppia – anche questa cosa non succede MAI) che rimandava un audio in lingua originale, mentre in sala sentivano l’audio doppiato.
Sabato mattina eravamo pronti a partire. Non vi nascondo la tensione che mi attraversava e che mi faceva tremare le mani, per fortuna avevo la mosca come microfono e non il classico gelato da tenere in mano. Sapete che la mattina dell’evento, ho anche dimenticato i vestiti di ricambio a casa? Una tragedia!
Insomma… Lo spettacolo inizia! Gli imprevisti li abbiamo avuti fin da subito: artisti in ritardo, mp3 da rimediare, ritardi accumulati, soundcheck che hanno preso più tempo del previsto… Anche le scalette prestabilite sono state difficili da seguire, infatti la sottoscritta cambiava spesso durante lo show per seguire e far risaltare meglio lo sviluppo dello spettacolo. Anche qui, se non avessi avuto un ragazzo sveglio e pratico in regia, non me la sarei cavata. Ma tutto è andato alla grande e ci siamo anche egregiamente ripresi nonostante i ritardi. In entrambi i giorni!
Ho sentito persone dire “è stato bellissimo”, “una cosa così non l’avevo mai vista”, “siete stati bravissimi”, “non vedo l’ora di fare il prossimo evento”, “brividi”, “un evento di grande qualità e di altissimo livello”.
Ho visto i doppiatori fermarsi a parlare con la gente e fare fotografie, selfie e scatti di gruppo. Ho visto persone in platea incollati al palco, curiosi di sentire cos’avevano da dire i nostri ospiti.
Ho sentito la soddisfazione crescere in me. Ho saputo rendere reale l’idea del capo convention.
E alla fine chissene importa se ho dovuto tagliare due clip per colpa dell’esportazione andata male, chissene importa se ho toppato qualche parola dall’italiano al romano e viceversa. Chissene importa dei commenti negativi arrivati dai soliti invidiosi. Ho avuto le mie risposte da persone che contano. Posso spuntare un’altra voce sul mio CV, ma lo sapevo che sarebbe andata bene. Sapevo che l’agitazione che cresceva in me prima e durante l’evento, era quel sano stato d’animo che mi porta a dare il meglio di me stessa. Inconsciamente sapevo che, alla fine, sarebbe andato tutto bene.
Ciao Dollexpo…..ci vediamo il prossimo anno!
I miei ringraziamenti DOVUTI:Â
per la pazienza che hanno avuto nel raccontarmi di loro, ringrazio tutti gli ospiti: Francesca Fiore di Luna, i ragazzi di Mortal Kombat Italia, Gianluca Villano, IDEA e il suo staff, Alessandro Capra e Katia Sorrentino, Nicola Perugini e Emanuela Lupacchino, Angelo Maggi, Alessandro Campaiola, Alex Meli, Alex Polidori, Davide Pigliacelli, la Bim Bum Band, Mauro Manthomex, Barbara e il gruppo di CDKL5, Stefano Starna, Guigo Guidi, i ragazzi del contest cosplay, Davide Perino, Gianfranco Miranda e Marco Vivio, i ragazzi del contest fotografico.
Lo STAFF di Dollexpo che ha creduto in me. Ma soprattutto Matteo Fascianelli, perchè se non mi ricordava di respirare, avrei fatto due giorni in apnea.
Mia sorella e il mio ragazzo: si sono sacrificati per settimane per darmi una mano con la costruzione di tutto lo spettacolo.
Stefano e il centro congressi SGM: il primo per essermi stato vicino pazientemente ed aver esaudito le mie richieste, il secondo per aver permesso tutto quanto.
Qualche scatto per voi da vedere sulla pagina facebook di Dollexpo