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9 Aprile 2018L’Amor Mio di Simone Sibillano
La recensione
Emozioni. Diversità. Solitudine. Queste sono le parole chiave per L'”Amor Mio” di Simone Sibillano, il nuovo lavoro teatrale che andrà in scena il 27, 28 e 29 Aprile al teatro Altro Spazio di Roma.
IMPORTANTISSIMO: il crowfunding è aperto sul portale => Indiegogo
Dopo il successo da sold out dello scorso anno di “Antonietta e Gabriele“, Simone torna con una storia struggente e toccante, dove i sentimenti e le emozioni sono il filo conduttore del dolore del protagonista e delle sue interazioni con i due personaggi.
LA STORIA – Un palco, un camerino, un pubblico è tutto ciò che serve a Giulio per esibirsi nei panni della famosissima Eva, abbandonato a cinque anni da La Madre, che rinnega la diversità e lo porta ad una profonda solitudine. È proprio per sopperire alla mancanza della figura femminile che non ha mai avuto, che sfocia nel travestirsi. “Diversità è proprio la parola chiave alla base di questa storia – racconta proprio l’autore Sibillano – Viene intesa come solitudine da parte di Giulio, che decide di travestirsi da donna per cercare di sopperire a questo malessere interiore. Ho scritto questa storia per raccontare la diversità di un uomo e di una madre, del loro rapporto d’amore viscerale e malato. La Madre è un personaggio spigoloso, borderline, cattivo e spietato. Lei vede fin dalla tenera età la diversità nel figlio, che avrebbe voluto normale ma che non corrisponde ai suoi canoni di normalità e lo abbandona, creando un vuoto che non verrà mai colmato in Giulio.” Dopo anni di separazione, madre e figlio si ritroveranno proprio in questa serata: Eva sul palco e la Madre nel pubblico. E poi c’è Jaq, l’amica francese, forse compagna di Giulio, fedele e leale con lui, è la finestra sulla realtà di Giulio.
ATTORI – Due donne al fianco di Sibillano in questo Amor Mio. Brunella Platania sarà La Madre, questa donna desiderosa di normalità e incapace di accettare la diversità, che ferisce profodnamente ma che nello stesso tempo ama visceralmente il suo bambino. “Brunella per me è una sorella. L’ho scelta perché l’idea mi piaceva. Volevo proprio dare a lei questo personaggio che è molto spigoloso e cattivo, diverso dalle cose che abbiamo fatto insieme.” Jaq è la solare Chiara di Bari, questa donna francese ed emancipata che aiuta Giulio nella navigazione tra realtà e proiezione. “Chiara è l’occhio sulla realtà. Questo personaggio che mi accompagna da quando siamo adolescenti. Siamo una coppia, una coppia di fatto, probabilmente facciamo sesso questo non lo so, ma comunque siamo una coppia emotiva. È questo personaggio che lega molto alla realtà. È questa donna francese, molto emancipata, anche sessualmente. Quindi ho voluto dare a lei il peso di questo ponte tra me che vivo la vita strana e parallela alla realtà e la realtà stessa. Quindi è lei che mi permette di rapportarmi alle cose reali.”
LA MUSICA – Una parte importante, in questo lavoro di Simone Sibillano, è dedicata alla musica. Siamo negli anni ’70, un periodo di profondi cambiamenti. Dall’America arriva una ventata di novità, la musica è la portatrice principale di mutazioni e anche in Italia ci sono artisti importanti che segnano il cambiamento. In “Amor Mio” troviamo in particolar modo l’influenza di Mina e il suo brano famosissimo “Amor Mio”, Patty Pravo e Lucio Battisti che, con i suoi “giardini di Marzo“, saranno importanti per veicolare nello spettatore i sentimenti del protagonista. La scelta musicale includerà dei brani spagnoli come “historia de un amor” e “gracias a la vida“. “Sono un grande fan di Almodovar, lo spagnolo è la parte legata al mio background emotivo visivo, mi piaceva l’idea di lasciare un segno di questa lingua. Anche se “historia di un amor” e “gracias a la vida” lui non li ha mai usati, rimandano molto a quello stile lì e a livello teatrale mi piace molto.”
Anche in Antionietta e Gabriele sono stati trattati sia il tema della diversità che della difficoltà dall’essere accettati dalla società. Questi sono temi che stanno molto a cuore a Simone Sibillano, come mai? “Primo perché sono omosessuale e secondo perché mi piace l’idea di raccontare le cose. Mi piace molto raccontare le temi di oggi che non sono più problematiche, rapportate al passato dove c’era qualcosa di molto complicato da affrontare. Ma questa volta voglio affrontare una diversità emotiva.”
scritto, diretto e interpretato da Simone Sibillano
con Brunella Platania e Chiara Di Bari
27/28/29 aprile
Altro Spazio Via Tiburno 33 Roma