Roma….e l’invasione dei francesi!
28 Febbraio 2013Nickelback: “The hits”
13 Marzo 20136 e mezzo a Domani ti perdono
“Una girandola di vicende e avventure narrate con stile lieve e accattivante”. il commento di poche righe redatto da “la Stampa” mi trova in parte d’accordo e in parte no.
Avete presente quando ci sono quei momenti in cui vuoi solo leggere per svuotare la mente e non pensare ad altro entrando in una realtà parallela? Una realtà che non ti appartiene e che magari riesce a farti sognare un pò? Ecco io a volte scelgo i libri per soddisfare quel desiderio.
Leggendo “domani ti perdono” penso che l’autrice debba essere diventata matta a seguire il filo di ogni personaggio del suo romanzo, senza cadere negli stereotipi classici.
Laura Sereni è stata senza ombra di dubbio il mio best character. Non per la sua perfezione, anzi a dire la verità nelle prime pagine del libro mi è andata anche un pò sulle balle. Ma la sua analisi, il suo vedersi dentro, il saper analizzare la sua vita sia nel positivo che nel negativo, prendere coscienza di ciò che veramente era diventata e ripartire da zero…. mi è piaciuto. Mi sono rispecchiata in questa donna, molto più sicura di me, ma che ha avuto le palle per ricominciare da capo.
Interessanti e soprendenti i salti da una storia all’altra, da un personaggio maschile ad uno femminile, dalle disavventure alle soluzioni create dall’autore, dalle decisioni alle conseguenze con il successivo intreccio di tutti i personaggi.
Note positive, ma anche negative di questo romanzetto rosa destinato alle trent’enni single, in perfetto stile “Bridget Jones” oppure “Il diavolo veste prada”.
Ho fatto fatica a terminare il libro. Mi sono sforzata nel terminarlo, alla fine la curiosità di sapere il destino dei personaggi, ha vinto sulla stanchezza dei temi e del ritmo narrativo. Penso sia proprio lo stile di scrittura a stancare di più, periodi lunghi, frasi troppo piene di paroloni (alla fine apprezzati perchè impari sempre qualcosa di nuovo). Anche i dialoghi, che io adoro, sono stati pochi.
Strano perchè questa ragazza è stata brava a intrecciare le vicende dei personaggi anche nei dialoghi, senza essere troppo banale.
Lo consiglierei? Si e no. Per le storie narrate all’interno, l’arrivismo sociale, i problemi coniugali e familiari, le introspezioni dei personaggi mi hanno fatto storcere la bocca.
Magari non è adatto per ragazze come me (che di solito saltano da Smith, Castle, Grisham e Zafon), magari mi aspettavo altro da questo libro, ma qualcuna secondo me dovrebbe proprio leggerlo….