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12 Novembre 2017Aggiungi un posto a tavola
La recensione
Ho scambiato due chiacchiere con Johnny Dorell…… Ehm… perdonatemi!
Ho scambiato due chiacchiere con Gianluca Guidi! Sbagliarsi in questo periodo è facilissimo.
Durante la replica, chiudi gli occhi e ti accorgi che le voci sono le stesse identiche, al punto di confondere padre e figlio. Eh già perché Gianluca Guidi, ovvero il Don Silvestro di Aggiungi un posto a tavola edizione 2017, è il figlio di Giorgio Domenico Guidi, in arte Johnny Dorelli.
Di questa produzione, made by Teatro Brancaccio, è stato detto davvero di tutto. Non solo, ma è stato anche pubblicato di tutto: dalle video interviste ai parallelismi tra il vecchio e il nuovo, proprio come il video di Rai2 che spoilerava la sera stessa della prima, tutta la rappresentazione. Cosa posso raccontarvi, io, che ancora non è stato detto?
Posso dirvi che, dal basso della mia esperienza, Aggiungi un posto a tavola è IL MUSICAL per ECCELLENZA. Personalmente ho un feeling davvero stretto con quest’opera. È stata la prima in assoluto che io abbia mai visto a casa in videocassetta a 6 anni. È stata la rappresentazione che feci a teatro per la prima volta a 10 anni. È stata l’opera con cui vincemmo il secondo posto del concorso scolastico nazionale nel 1999 (avevo 15 anni). Insomma, devo dire che la conosco abbastanza per fare una piccola analisi.
Parlando con Gianluca Guidi, fremevo nel chiedergli cosa rendesse il suo Don Silvestro diverso da quello del padre. Bèh volete sapere, con grande umiltà, che cosa mi ha detto? “Nulla! È davvero difficile svincolare il personaggio di Don Silvestro da quello che ha creato mio padre. Per due motivi: da un lato perché è stata la produzione stessa a voler riproporre uno spettacolo fedelissimo all’originale; dall’altro perché Don Silvestro è stato creato al 60% proprio da mio padre, quindi non è possibile dargli una caratterizzazione propria, né dissociarlo da lui.” Nemmeno per lui che è il figlio? “Esatto, nemmeno per me. Innanzitutto io fumo e lui no – ride, scherzando sul fatto che il fumo abbia apportato delle differenze ai toni di voce – E poi io sono nato già vecchio!”
Insomma, scherzando e ridendo dopo aver fatto un paio di domande sullo spettacolo, che lui definisce “La macchina organizzativa teatrale perfetta“, ( e io sono pienamente d’accordo), mi sono ritrovata a scambiare quattro chiacchiere con un personaggio di grande caratura, carisma ma soprattutto umiltà. sono stata davvero felice di poter rivivere a teatro la magia di aggiungi un posto a tavola, una favola inventata 43 anni fa che adatta in maniera perfetta ancora oggi tutte le sue tematiche: la diversità, l’accettazione di un estraneo in una comunità, il celibato dei religiosi, il rapporto tra Dio e l’umanità, le varie storie d’amore che si intrecciano, il matrimonio… Tutto in chiave ironica, accompagnato e alleggerito da una colonna sonora – e che te lo dico a fà – fedelissima e meravigliosa, con coreografie identiche a quelle studiate nella prima edizione.
Gli attori poi sono sensazionali: Emy Bergamo è una Consolazione simpatica e divertente, per niente romana – dice lei… ci prova ma ogni tanto qualche battuta la fa in dialetto – Marco Simeoli è un Sindaco che fa sganasciare dalle risate; Beatrice Arnera è una Clementina dolce ma dalla voce potente – e anche talmente leggera che l’ho vista volare sul palco – Piero di Blasio è un Toto che vorresti sempre vicino a te per il carattere estroverso. Un colpo al cuore arriva quando presentano Enzo Garinei… la voce di Dio è proprio la sua, 91 anni e non sentirli, recitando alla perfezione.
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Alessandro longobardi per Viola Produzioni e Teatro Brancaccio
GIANLUCA GUIDI
EMY BERGAMO MARCO SIMEOLI
BEATRICE ARNERA PIERO DI BLASIO
FRANCESCA NUNZI
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
commedia musicale di GARINEI E GIOVANNINI
scritta con JAJA FIASTRI
liberamente ispirata a “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
musiche di ARMANDO TROVAJOLI
scenografie – progetto originale di GIULIO COLTELLACCI
adattamento scenografico di GABRIELE MORESCHI
costumi – disegni originali di GIULIO COLTELLACCI
adattamento di FRANCESCA GROSSI
disegno luci di UMILE VAINIERI
disegno fonico di EMANUELE CARLUCCI
coreografie di GINO LANDI
regia originale di PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI
ripresa teatrale di GIANLUCA GUIDI
direzione musicale MAURIZIO ABENI
“LA VOCE DI LASSU'” è di ENZO GARINEI
CON ORCHESTRA DAL VIVO
PER LE FOTO SI RINGRAZIA LA PRODUZIONE DI AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA