“Io per te come un paracarro”, prodotto da Altra Scena, sarà in scena da martedì 21 a sabato 25 febbraio. Scritto e diretto da Daniele Parisi, racconta di una coppia che sta per dare alla luce un figlio. I due decidono di partire e cercano un luogo dove costruirsi un avvenire decente. I famigliari di lui, vittime di antiche patologie non risolte, non riescono a dissuadere i due dal voler intraprendere questo viaggio. Lungo il tragitto la coppia incontrerà diverse umanità alla deriva: c’è una Maga Indovina sfaticata che tradisce la sua antica funzione oracolare; c’è chi si indebita, chi ruba, chi vende per strada, chi è rinchiuso nelle proprie manie ossessivo-compulsive e, infine, chi vede nella contraddizione l’unica possibilità per essere coerente. Nel frattempo la fame aumenta e ci si ascolta sempre meno. La drammaturgia è accompagnata da un tappeto musicale composto sulla scena, grazie all’utilizzo di una loop station con cui vengono incisi dal vivo i quadri sonori. È dunque il suono della voce a disegnare lo spazio ridotto all’osso: l’immancabile separé, un appendiabiti, un microfono per la loop-station. È pertanto l’azione scenica a definire i personaggi che si materializzano davanti agli spettatori, utilizzando solo pochi elementi: a volte un capello, un foulard o un paio di guanti. Un viaggio lungo un tempo indefinito. Una storia narrata da un attore solo, parlato a più voci. Tragico, comico suo malgrado.
Venerdì 24 e sabato 25 febbraio il palco del TBM ospita “Eretici”, prodotto da Lo Stanzone delle Apparizioni e Loft Produzioni. Per la regia di Matteo Marsan, lo spettacolo vede in scena Tomaso Montanari, che anche l’autore del testo, affiancato da Daniela Morozzi. Eretico dal greco aireo scegliere. L’eretico è colui che sceglie, la scienza, l’arte, la politica, i diritti civili, la disobbedienza, la pittura, persino la Chiesa: un principio di eresia è presente in tutto ciò che coinvolge l’essere umano. Gli eretici possono essere uomini o donne, assassini o santi, pazzi o estremamente lucidi.
E allora come riconoscerli? Gli eretici sono coloro che, nei secoli, sono stati additati come diversi, che si sono distinti, che si sono messi da parte per le loro idee, che hanno infiammato pulpiti e che hanno vissuto nascosti. Inoltre, sono coloro che hanno pagato con la vita per difendere un’idea e che hanno pagato il loro conto con la giustizia per mantenere viva la propria disobbedienza. Gli eretici hanno volontariamente rinunciato alla vita, difendendola in tutte le sue forme e manifestazioni; sono i non allineati, le presenze scomode, le voci di una coscienza collettiva spesso afona. Gli eretici sono donne e uomini che, attraverso le epoche, non si sono piegati al pensiero unico, ma ci hanno lasciato l’eredità più importante: il coraggio di scegliere la libertà e la propria strada. “Eretici” è un libro scritto dallo storico dell’arte, accademico, saggista e firma de “Il Fatto Quotidiano”, Tomaso Montanari, in cui l’autore racconta alcuni degli “eretici” che hanno attraversato la Storia in una lettura particolare, per costruire anticorpi contro il più pericoloso virus in circolazione: il pensiero unico. “Eretici” ora, è anche uno spettacolo teatrale. Sul palco, l’attrice Daniela Morozzi e Stefano ‘Cocco’ Cantini, sassofonista noto a livello internazionale, una delle voci più personali e liriche nello scenario della musica jazz, accompagnano l’autore. Lo storico duo artistico, con la regia di Matteo Marsan, permette di realizzare un “Reading” fuori dai canoni tradizionali: non si canta infatti, ma si legge, e la musica qui, di altissimo livello, non assume mai la funzione classica e/o didascalica, di sottofondo o colonna sonora. I ritratti dei nostri eretici sono dunque raccontati contemporaneamente da entrambi i linguaggi, in un continuo dialogo tra loro. Si dipanano così le storie di Tina Anselmi, Caravaggio, Rosa Luxemburg, Don Lorenzo Milani, Lev Tolstoj, Virginia Woolf. Donne e uomini che hanno dimostrato per tutta la vita che costruire un mondo diverso è possibile. Difficile, ma sempre più necessario, come ci ricorda, nella scelta dei suoi Eretici, lo stesso Montanari. Musiche dal vivo Stefano “Cocco” Cantini; Coordinamento tecnico Davide Lettieri; Segreteria organizzativa Monica Cerretelli e Lorenzo Del Mastio.
La settimana si conclude con “I vestiti nuovi dell’imperatore”, prodotto da Il Teatro della Scuola, dedicato ai bambini dai 6 anni in su. La favola di H. C. Andersen sarà trasposta sul palco del teatro domenica 26 febbraio. Santa Spena ne cura la regia e l’adattamento e guida un gruppo di ragazzi che si caleranno nei panni dei personaggi inventati da Andersen: Flavio Lombardi, Valentina Coletta, Marilisa Sposito, Matteo Fiori, Daniele Filogna e Giulia Taloni. Quanto siamo disposti a distaccarci dalla massa e ad avere un nostro, proprio pensiero critico? Spesso ci nascondiamo dietro la paura di non essere accettati dagli altri con la conseguenza di (fingere di) non vedere una verità palese. Quanto è invece liberatorio e soddisfacente esclamare: “Il Re è nudo!”. Un Re vanitoso, interessato più al suo aspetto che al suo regno, è alla ricerca di qualcuno che gli possa cucire l’abito più bello mai indossato da un imperatore. Si propongono a sua maestà due sarti (veri o finti?) che vengono pagati a peso d’oro per cucire l’incredibile vestito. Ma non tutto andrà come previsto. I due sarti infatti si riveleranno due truffatori che, in realtà, non stanno cucendo nulla. Nessuno però alla corte ha il coraggio di ammettere che il vestito “non c’è”, per paura di essere tacciato come persona poco intelligente che non riesce a scorgere la vera bellezza di questi vestiti. Solo l’innocenza di un bambino svelerà la realtà. Organizzazione generale Luca Cardillo; Direzione Artistica Beppe Farina; Illustrazione & grafica Marilisa Sposito.