Sempre giovedì 18 gennaio sarà in scena “La mandragola” di Niccolò Machiavelli. La rappresentazione, produzione Teatro Europeo Plautino, vanta l’adattamento e la regia di Cristiano Roccamo, il quale si avvale dell’arte di Giada Morri che firma la scenografia. Sul palco Agnese Ascioti, Elisa Carucci, Gianluca D’Agostino e Nicolò Parodi. Siamo a Firenze nel 1504. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie del dottore in legge messer Nicia, che si cruccia per la mancanza di figli. Con l’aiuto del servo Siro e dell’astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della commedia), ma il primo che avrà rapporti con lei morirà. Ligurio quindi propone a Nicia una geniale soluzione, cioè che a morire sia un semplice garzone: Nicia si tranquillizza in parte, ma rimane comunque perplesso, visto che qualcuno dovrà giacere con sua moglie, la quale però è l’unica a farsi scrupoli. “Da sola vale tutte le Commedie di Aristofane”, così Voltaire definisce La Mandragola, il capolavoro del Teatro Comico taliano del 500. Lo spettacolo scorre veloce grazie ad una trama sublime incentrata sull’inganno. Si arriva al finale senza accorgersene con la leggerezza e la delicatezza di un classico del cinquecento in cui la poetica tragica e surreale della vita trova comunque spazio. Gli attori e i personaggi si somigliano sempre di più fino a fondersi ed intercambiarsi, creando un rito di condivisione emotiva con gli spettatori che, attraverso il potere esorcizzante e catartico della risata, vivono un momento di libertà e riflessione. Costumi: Sonia Marianni; Musiche e canzoni: Andrea Mazzacavallo; Responsabile di produzione e organizzazione: Angela Del Magno.