Ritornare a vivere
Due amici, Luca e Max, una vacanza e un percorso importante da affrontare
Il lutto è uno dei traumi più gravi da affrontare. Distrugge l’anima, congela la mente, ti trascina in uno stato di oblio dal quale è difficile riprendersi.
Il cammino che intraprendono i personaggi di Ritornare a vivere aiuta a comprendere quali sono gli step principali per uscire da questo tipo di esperienze che, inevitabilmente, la vita ci pone davanti. Un esame democratico, perché tutti siamo chiamati ad affrontarlo, volenti o nolenti. Ma ciò che non accomuna gli esseri umani in questo percorso è il come si affronta, il quando, e la modalità di elaborazione successiva alla perdita.
Esiste una categoria di persone che, leggendo il romanzo di Andrea Dradi, si immedesima con naturalezza nei panni di Luca. Un adulto giovane, indipendente, in carriera, apparentemente solare e senza grandi problemi. Insomma un uomo comune a molti, con un amico con le sue stesse caratteristiche: Max. Ritornare a vivere è la storia di una grande amicizia, di un viaggio come quello che di andare in vacanza in uno dei posti più desiderati al mondo: la Thailandia. Luca però non poteva immaginare che il suo fisico, messo a dura prova dallo stress immagazzinato e da una vacanza così pesante, potesse presentare il conto all’improvviso dall’altra parte del pianeta. Luca soffre per l’improvvisa perdita della sua dolce metà e, nel momento più impensato, proprio quando pensa di godersi il relax tanto meritato, il fisico presenta il conto e manda il protagonista in ospedale con una crisi di panico senza precedenti. Qualche giorno di ripresa per poi iniziare uno dei percorsi più difficili per una persona: affrontare il motivo del proprio stress ed elaborarlo, in modo da trovare una via d’uscita e ritornare a vivere nel modo più sereno e naturale possibile. Luca si ritrova faccia a faccia con il dolore di una perdita importante, una mancanza che a distanza di tempo è ancora viva e forte, risvegliando un dolore che Luca pensava di aver smaltito definitivamente.
Ritornare a vivere è si il racconto di due amici in vacanza, che andrebbe alleggerito nella forma e nella struttura della scrittura – per come viene presentata è a tratti indigesta e pesante – ma è soprattutto un viaggio interiore che Luca compie in solitudine per metabolizzare questo dolore e risolverlo una volta per tutte. Quando si compiono questi viaggi di crescita interiori, spesso si è da soli. Nessuno è in grado di comprendere cosa si sta vivendo, o almeno lo sono in piccolissima parte, proprio perché la mente umana ha delle caratteristiche uniche da persona a persona. Mentre Luca è impegnato in questo suo percorso, Max è un amico fedele, paziente, presente ma allo stesso tempo distante, capace di saper dare i giusti spazi e di subentrare quando è il momento più adatto. Luca è consapevole che Max è presente e che per lui ci sarà sempre, Max è quella presenza che ognuno di noi vorrebbe avere vicino in un percorso simile.
Questi percorsi di vita sono interessanti per come cambiano l’individuo. Dradi ha inserito anche questo aspetto nel percorso di Luca. Cammini interiori simili ti portano anche a stravolgere completamente l’operato fatto finora e abbracciare nuovi percorsi o nuove realtà, che altro non sono che il frutto di un nuovo te stesso. Ritornare a vivere è un messaggio di speranza e di tenacia che Andrea Dradi invia ai propri lettori attraverso la figura di Luca e Max. Un percorso che tutti siamo chiamati a fare e che invita a non prendere sottogamba queste mutazioni personali, ma ad affrontarle senza timore, magari chiedendo aiuto a un esperto del settore.