Withney Houston: la solitudine di The Voice
24 Settembre 2024Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
5 Ottobre 2024Tanti auguri Nonni!
È la giornata in cui si festeggiano i nonni, ma in un futuro molto breve chi saranno i nonni dei nostri nipoti?
È la giornata più tenera: festeggiamo i nostri nonni! Quei signori che ci aiutano sempre nelle difficoltà , quei vecchietti che ci allungano le caramelle o una banconota, da 5 o da 50 euro a seconda dei più fortunati. Quelli che ci fanno da baby sitter quando mamma e papà non ci sono e le scuole sono chiuse, quelli che ci portano alle giostre, che ci passano un dolcetto in più e ci dicono “ssshhh non dirlo a mamma è il nostro segreto”. Quelli che ci tengono i bambini quando i turni sono disastrati, quelli che ci vengono a cucinare a casa quando siamo malati.
I nonni sono patrimonio umanitario, da sempre degli angeli custodi più o meno silenziosi ma spesso presenti nelle nostre vite. C’è chi ha la possibilità di festeggiarli sempre, chi invece non può, chi li custodisce gelosamente e segretamente in un angolo del cuore. Oggi mantenere un rapporto dignitoso con loro è sempre più difficile. Si va verso una realtà in cui i nonni spesso non sono più autosufficienti, sono malati, sono parcheggiati dentro strutture, dimenticati dai propri nipoti che devono correre quotidianamente per raggiungere la profittabilità quotidiana richiesta dall’azienda. Quanti si possono permettere oggi di avere ancora in casa i propri anziani, quando le case sono piccole e poco prestanti? Quanti di noi possono permettersi di andare a trovare i propri nonni in una casa di cura se le strade sono impraticabili e gli orari di lavoro non ti permettono di essere efficiente per te e per la tua famiglia? Corriamo appresso a 104, orari, visite, oss, strutture, assistenti sociali.
La politica festeggia i nonni attraverso Alfondo e Linda
Nella giornata in cui festeggiamo i nonni, arriva la politica a dare la mazzata morale nel cuore di tanti di noi che non si possono permettere il rapporto dei sogni con i propri nonni. È notizia di oggi che in parlamento è stata premiata una coppia di giovani nonni. Lorenzo Fontana, il Presidente della Camera, premia Alfonso Tirotta, 37 anni, e Linda Porcasi, 39 anni di Ca’ degli Oppi, Verona. Una coppia unita dal 2004, la cui figlia, Asia, a soli 19 anni, ha dato alla luce Gabriel, nato il 6 settembre di quest’anno. Il papà è il ventenne Daniel Basoni. Nel 2010 Alfonso e Linda hanno festeggiato anche l’arrivo di due gemelli, Giuseppe e Alessandra. «Questi ragazzi, entrambi lavoratori, hanno deciso, giovanissimi, di fare famiglia e accudire il nipote, con grande senso di responsabilità , affrontando sicuramente sacrifici e problematiche, con coraggio e con la gioia che i figli regalano. Penso che il loro sia un bell’esempio, che dona forte speranza» ha sottolineato il presidente. Ammesso che la coppia veronese abbia davvero pianificato il tutto, quante famiglie italiane si possono permettere una situazione simile? Probabilmente negli anni 80 si! Oggi no!
Nel caso di Alfonso e Linda è bello vedere che una coppia segue da vicino la propria prole, al punto da essere il riferimento massimo anche per le generazioni future, i nipoti in questo caso e sicuramente i pronipoti che arriveranno. Ma quanti in Italia godono del beneficio di avere nonni, giovani o no, in salute, economicamente in condizioni di aiutare i propri figli e nipoti?
La condizione sociale dei nuovi nonni
Oggigiorno è difficile lavorare, studiare, mantenere la famiglia. Fare figli è diventato uno sport nazionale. Tra idiote challenge giovanili e la politica del governo di destra che vede in ogni donna una madre a tutti i costi, l’obiettivo di vita è diventato figliare. Un po’ come da neo assunta ti inculcavano il mito della produttività : se non produci non sei nessuno, non vali nulla. E via a distruggere la quotidianità di una persona che deve per forza fare numeri per avere un riconoscimento – un po’ come questi giovani nonni che per l’Italia sono un numero! – Un po’ come quando da neo laureata ti dicevano che il mondo sarebbe stato tuo: “studia figlia mia, che poi lavorerai e avrai tanti soldi”. Lo so, state ridendo anche voi. Ma ci hanno cresciuti così, con il mito del posto fisso, della famiglia perfetta della mulino bianco, dei nonni che ti danno una mano e si prendono cura dei propri nipoti.
Non tutti godono di questi privilegi e, tolta la famiglia premiata alle quali vanno tutti gli auguri di questo mondo, dovremmo concentrarci di più sulla qualità della vita di oggi. È importante che torniamo ad avere uno standard umano dignitoso, perché il sogno della famiglia piace a tantissimi, ma tutti dobbiamo avere la possibilità di scegliere se e come costruircela. Senza che sia qualcun altro a imporcelo. Tutti noi dobbiamo avere il mezzo economico, sociale e personale, per mettere in piedi una bellissima famiglia.