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12 Gennaio 2018Antonietta e Gabriele
La recensione
6 maggio 1938.
Una data storica, molto importante. È il giorno in cui Hitler viene a Roma e fa visita a Mussolini. È il giorno che cementa una delle alleanze più pericolose che la storia abbia mai conosciuto.
Volare. Quella di Modugno è una delle canzoni che fanno da colonna sonora alla replica messa in scena da Simone Sibillano, sceneggiatore del testo, e Brunella Platania. Volare è una delle parole chiave perché è il filo conduttore di una storia dove emerge il desiderio di leggerezza, di evasione, di cambiamento.
Antonietta e Gabriele si conoscono proprio nel giorno in cui tutta Roma è attratta dalla parata di Hitler, a causa di un uccello che scappa dalla gabbia e dall’appartamento della signora e finisce per distrarre Gabriele dal suo tentativo di suicidio. Nel silenzio e nella quiete di un condominio semideserto, due anime sole come i protagonisti di questa storia, si incontrano per raccontarsi ed innamorarsi, trovando nell’altro una soluzione momentanea di evasione dalla realtà. Antonietta è una donna grande di età, la classica madre di sei figli, moglie di un accanito sostenitore del fascismo e donna di casa con il compito di sbiancare il bucato e preparare da mangiare. Gabriele è un giovanotto di bell’aspetto, acculturato, ex radiocronista dell’EIAR disoccupato. Nonostante la portiera del palazzo le sconsigli di frequentare il vicino, che lei definisce “un cattivo soggetto“, rimarcando il fatto che come se non bastasse l’uomo è sospettato di essere antifascista, Antonietta è rapita dal suo fascino discreto, lo invita a casa per offrirgli un caffè, gli mostra il proprio album dove conserva le fotografie del Duce e tenta di conquistarlo sul terrazzo, volendo cogliere un’occasione per fuggire dall’esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista che relegava le donne a un ruolo subalterno di casalinghe fedeli e
prolifiche. Gabriele però le deve confessare la sua omosessualità, causa principale del suo licenziamento dalla radio di Stato. Superato il momento di cocente delusione da parte di Antonietta, che dà anche uno schiaffo a Gabriele per poi rinfacciargli la tentata seduzione, le due infelicità si ritrovano, arrivando a consumare un rapporto d’amore, uniti dalla solitudine delle loro anime. Per Gabriele è anche il giorno in cui viene condotto al confino in Sardegna sempre per il suo orientamento sessuale.
Con il Maestro Andrea Calandrini live al pianoforte, Brunella e Simone recitano con la partecipazione degli allievi del Musical in Progress: Greta Arditi, Daniele Nardone, Sofia Doria, Linda La Marca, Matteo Mammucari, Ilaria Serantoni, Giovanna Tino e Andrea Vinaccia.
Una storia che andrebbe raccontata sempre, per ricordare l’evoluzione dell’umanità nella sua diversità (donna, uomo, omosessualità, condizioni subalterne) durante un periodo duro e difficile come quello del fascismo. Una storia che trova un riscontro anche in una pellicola di Marcello Mastroianni, che recita al fianco di Sofia Loren. Oltre a vincere una moltitudine di premi tra il 1978 e il 1979, nel 2014 viene inserito alla Mostra internazionale d’arte del cinema, per diventare uno dei 100 film italiani da salvare.