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La leggenda più famosa di sempre: Bello e impossibile è il mito di Narciso e l’amore smisurato verso se stessi
15 dicembre – Sala Cilindro Teatro San Raffaele
Bello e impossibile è la storia tratta dal mito di Narciso, una delle leggende più note della nostra storia. Talmente famosa da diventare una parola di uso comune per indicare una caratteristica dell’uomo: l’amore smisurato per se stessi.
Antonia Brancati raccoglie ed interpreta in un intenso monologo tutte le sfaccettature dell’anima tormentata di Narciso e le fa incontrare con il mito del Dorian Gray di Oscar Wilde. Da questo legame nasce un’opera contemporanea di grande impatto emotivo. La regia, attenta e minuziosa, è a cura di Riccardo D’Alessandro, volto noto di numerosi spettacoli, film e fiction di successo. Sul palcoscenico l’interpretazione intensa e folle di Pino Cormani sarà accompagnata dal suono del violino di Leonardo Mazzarotto. Sottolinea il regista: “Parola e musica si mescoleranno, si intrecceranno senza confini trovando un equilibrio sottile che ne caratterizzerà i ritmi. Lo spazio scenico fonde i luoghi reali, i luoghi dei ricordi e il luogo onirico della mente”.
La leggenda racconta che Narciso fu concepito da Liriope, ninfa delle acque dolci, dopo essere stata imprigionata e sedotta dalla divinità fluviale Cefiso. La madre, preoccupata per il destino del figlio, si rivolse all’indovino Tiresia, il quale le predisse che Narciso avrebbe vissuto finché non “avesse conosciuto se stesso”.
Col passare del tempo, Narciso crebbe e divenne un giovane di rara bellezza capace di far innamorare chiunque. A causa del suo orgoglio e della sua arroganza, Narciso rifiutava e respingeva ogni pretendente non concedendo mai a nessuno il suo amore.
Sulla sua morte esistono differenti conclusioni.
Secondo Ovidio, Narciso fu punito da Nemesi – dea della vendetta – per aver spezzato il cuore della dea Eco, questa fece sì che il giovane si innamorasse della sua immagine riflessa in una fonte. Resosi conto che non avrebbe mai potuto ottenere il suo stesso amore, si lasciò morire.
La versione di Pausania narra invece che Narciso avesse una sorella gemella, talmente somigliante a lui che se ne innamorò. Questa morì prematuramente e la leggenda vuole che, quando Narciso, camminando tra i boschi, si imbatté in un ruscello scambiasse il suo riflesso per il volto della sorella amata. Nel tentativo di raggiungerla cadde nel fiume e vi annegò.
“…Un giorno, poco tempo fa – mi accadde una cosa preoccupante: passavo di fianco a una vetrina, guardai dentro… e mi vidi – ero io – ma vecchio, il mio volto segnato dal pensiero, solcato dalla vita, inciso dalle passioni… Poi quell’immagine di me scomparve. Mi chinai su uno specchietto retrovisore di una macchina – e mi rincuorai: ero sempre lo stesso; bello, levigato e giovane… Non ci pensai più, fino a che… mi rividi, vecchio e sorridente, allontanarmi sul finestrino di un autobus… e un’altra volta ancora, sulla finestra di una casa – vecchissimo, coi capelli lunghi e bianchi, chino su un libro…
Finalmente, un giorno, mi ritrovai faccia a faccia con quell’immagine di vecchio sorridente… e fra noi non vi erano specchi, schermi, superfici riflettenti, pozze d’acqua… No: io – giovane e liscio e snello e bello – mi trovai all’improvviso davanti, in un giardino, me – vecchio, seduto tranquillo su una panchina, con indosso un vecchio caftano a fiori a nascondere la mia grassezza… “Ciao, Narciso!” – mi disse il vecchio. E, visto il mio sguardo stupito, continuò: “Non avrei potuto non riconoscerti, Narciso: ho avuto il tuo stesso aspetto –oh, molto tempo fa…”… e l’incontro con la gemella creduta morta porterà a un tragico finale.
NOTE DI REGIA – La figura del Narciso mi ha sempre affascinato è per questo che ho deciso di portare in scena il meraviglioso testo della Brancati. Nel monologo troviamo un Narciso estremamente contemporaneo che racconta della sua vita: poetica, stravagante, dolorosa, selvaggia, confusa. Una divinità o solo un “semplice” uomo, che, come tale, ha delle debolezze, ma che non vuole, o forse in questo caso non deve far emergere. I suoi ricordi, le sue parole sono un flusso di coscienza che lo porteranno a conoscere se stesso. Sul palcoscenico l’interpretazione intensa e folle di Pino Cormani sarà accompagnata dal suono del violino di Leonardo Mazzarotto. Parola e musica si mescoleranno, si intrecceranno senza confini trovando un equilibrio sottile che ne caratterizzerà i ritmi. Lo spazio scenico fonde i luoghi reali, i luoghi dei ricordi e il luogo onirico della mente. Riccardo D’Alessandro
ALCUNI CENNI BIOGRAFICI DEGLI ARTISTI COINVOLTI
Riccardo D’Alessandro debutta a sedici anni al cinema come attore nel “L’UOMO VOLANTE” di Adelmo Togliani, presentato al Festival di Venezia. In seguito, è nel cast del film “IL RAGAZZO DELLA GIUDECCA” al fianco di Giancarlo Giannini e Franco Nero. Sempre al cinema viene scelto da Massimiliano Bruno per interpretare uno dei giovani protagonisti del film “BEATA IGNORANZA” con Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Prossimamente in uscita nelle sale con l’ultimo film di Toni Fornari e Andrea Maia “RITORNO AL PRESENTE” di cui è uno dei protagonisti. Per la televisione prende parte alle fiction Rai “CHE DIO CI AIUTI 3” con Elena Sofia Ricci, diretto da Francesco Vicario e “NERO A METÀ” con Claudio Amendola, diretto da Marco Pontecorvo. Ha terminato le riprese della fiction rai Protezione Civile, sempre diretta da Pontecorvo. In teatro inizia la sua formazione nel 2006 al Teatro Golden di Roma e va in scena con alcuni spettacoli e musical diretti da Barbara Pieruccetti e Toni Fornari. È protagonista dello spettacolo “FAME” di Saverio Deodato e “IO CHE AMO SOLO TE” di Lucilla Lupaioli e Alessandro Di Marco. Da cinque anni è attore stabile della compagnia Il Cilindro diretta da Pino Cormani con la quale ha partecipato a più di quindici allestimenti calcando prestigiosi palchi come il Brancaccio di Roma, L’Alfieri di Torino e il Filodrammatici di Milano. È regista di vari cortometraggi cinematografici e videoclip musicali e ha diretto più di dieci opere teatrali.
Pino Cormani attore e regista, si forma artisticamente con vari Maestri, tra i quali G. Albertazzi. Continua la sua carriera con il Maestro A. Foà come attore e aiuto regia al “Festival dei 2 Mondi” di Spoleto e allo spettacolo “La Pace” al Teatro Olimpico di Vicenza. Viene diretto anche dal maestro Ugo Gregoretti ne “la bella selvaggia” di Goldoni e da Lucio Chiavarelli in “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Nel 2009 inizia una lunga tourné con “il marchese del grillo” con e regia di Pippo Franco. fonda la Compagnia “Il Cilindro” e decide di dedicarsi con attenzione al Teatro Ragazzi-Teatro Scuola, convinto che l’educazione al teatro debba passare necessariamente attraverso la scuola per poter comunicare il seme e l’essenza di quest’arte ai bambini. Risale a 35 anni fa la prima Regia destinata alle scuole e da allora firma oltre 50 allestimenti e cura l’adattamento teatrale dei grandi classici proposti per i giovanissimi. È direttore artistico del Teatro San Raffaele di Roma. Ha curato manifestazioni per varie edizioni dell’Estate Romana in periferia, dove organizza spettacoli con, tra gli altri, Pino Micol, Adriana Innocenti, Piero Nuti, Gianfranco D’Angelo, Nando Gazzolo, Franco Califano, Fiorenzo Fiorentini, Glauco Onorato, Pippo Franco, Mariangela D’Abbraccio. Ha curato varie edizioni dell’Estate all’anfiteatro di Bleso a Tivoli e numerosi progetti culturali che sono stati premiati della Regione Lazio e altri enti pubblici. Ha partecipato come protagonista in alcuni talk show su reti rai Interprete di mini-fiction in programmi di attualità e di intrattenimento. Ultima, Dov’è Mario (con Guzzanti), Protagonista del mediometraggio “Sicilia” con Isabella Russinova. Prende parte a film “Labbra blu” di A. Rusich ed è protagonista del cortometraggio “Eleonora” diretto da Riccardo D’Alessandro.
Leonardo Mazzarotto, attore e musicista, intraprende lo studio del violino all’età di dieci anni. Ha poi fatto parte di numerose orchestre e si è esibito come solista presso sedi quali l’Auditorium Parco della Musica, il Teatro Ghione, il Teatro Palladium e il Museo “Maxxi” di Roma, il Teatro “Franco Parenti” di Milano e il Teatro Regio di Parma. Proprio la musica lo porterà, nel 2018, ad essere scelto da Ivan Cotroneo come protagonista della serie tv di Rai 1 “LA COMPAGNIA DEL CIGNO”, dove recita al fianco di Alessio Boni e Giovanna Mezzogiorno. Nel 2020 è sul set della seconda stagione e nel 2021 prende parte al film per il cinema “THE BOAT”, diretto da Alessio Liguori. Nel 2022 è nel cast della serie di Paramount+ “CIRCEO”, per la regia di Andrea Molaioli. Nello stesso anno, dopo aver conseguito la laurea in violino con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, recita anche nella serie Sky “UN AMORE”, ideata da Stefano Accorsi e diretta da Francesco Lagi. Come violinista, si è anche esibito in alcuni programmi televisivi, come “CANZONE SEGRETA”, condotto da Serena Rossi, e “LA PRIMA VOLTA”, condotto da Cristina Parodi. Inoltre, nel 2021 ha pubblicato con La Nave di Teseo la sua raccolta di poesie, dal titolo “In ascolto”.
Orizzonti Artistici presenta
PINO CORMANI in
Bello e impossibile
di ANTONIA BRANCATI
accompagnato al violino da LEONARDO MAZZAROTTO
Scene e costumi di NICOLA CIVININI
Assistente alla regia AURORA CATALDI
Musiche originali di LEONARDO MAZZAROTTO
Regia RICCARDO D’ALESSANDRO
15 DICEMBRE 2023 h 21.00
SALA CILINDRO
TEATRO SAN RAFFAELE
via di san Raffaele 6, Rome, Italy
06 4544 7585 – ilcilindroteatro@yahoo.it