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E non rimase nessuno
Al teatro Sala Umberto va in scena i 10 piccoli indiani di Agatha Christie con due stelle del teatro italiano: Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini
§ La recensione §
“C’era qualcosa di magico in un’isola: bastava quella parola ad eccitare la fantasia. Si perdeva contatto col resto del mondo, perché un’isola era un piccolo mondo a sé. Un mondo, forse, dal quale non si poteva tornare indietro.”

E non rimase nessuno
Era il 1939 quando Agatha Christie pubblicò per la prima volta “Ten little niggers“, in Italia tradotto “Dieci piccoli indiani“. Era il 1943 quando il romanzo fu portato a teatro per la prima volta. Nel 2022 torna a Roma lo spettacolo più intrigante del mondo del giallo e approda al teatro Sala Umberto. “E non rimase nessuno” è uno spettacolo in perfetto stile Agatha Christie con l’attenzione rivolta esclusivamente ai dieci personaggi presenti sul palco. Il cast è composto da nomi noti come Linda Manganelli nel ruolo di Vera Claythorn, Massimo Reale nel ruolo di Philip Lombard, Fabrizio Bordignon nel ruolo di Henry Blore, Ruben Rigillo nel ruolo del dottor Armstrong, Mario Scaletta nel ruolo del generale Mackenzie, Francesco Maccarinelli nel ruolo di Anthony Marston ed Enrico Ottaviano e Giuditta Cambieri nei ruoli dei coniugi Rogers. In più è impreziosito dalla presenza di due pilastri del teatro italiano: Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. Sono loro i dieci piccoli indiani che, senza essersi mai visti prima, approdano sull’Indian Island nel Devor grazie ad un invito anonimo.

E non rimase nessuno
“Dieci piccoli indiani“, ma in questo caso è meglio dire “e non rimase nessuno“, è una di quelle commedie dove a fare da padrone è la bravura degli attori che portano sul palco questo giallo a scatola chiusa. La storia si sviluppa intorno a una sorta di tribunale dove la voce fuori campo è il giudice imparziale che conosce bene gli attori partecipanti e imputa loro i capi d’accusa. Gli invitati in questa grande villa non conoscono l’assassino, che ovviamente non si palesa se non proprio alle battute finali con un monologo esaustivo molto potente, pertanto si vedono morire uno dopo l’altro con il ritmo della filastrocca appesa sul camino e iniziano a crollare psicologicamente. “E non rimase nessuno” appartiene al filone di romanzi di Agatha Christie di solito non prevedono un intervento esterno che chiude il cerchio misterioso e svela il nome dell’assassino, come accade con i casi di Poirot o Miss Marple. Al contrario in questo caso viene utilizzato lo stratagemma narrativo dell’enigma della camera chiusa doppia. In questo caso, la successione di delitti avviene in circostanze apparentemente impossibili, come spesso accade quando una camera è chiusa dall’interno. Per quanto insospettabile, l’assassino è per forza un membro del gruppo e proprio con questa caratteristica narrativa si dà più potenza alla differenza tra la falsità e la colpevolezza degli invitati e la giustizia che toglie loro la vita uno dopo l’altro.

E non rimase nessuno
L’attenzione ai dettagli di “E non rimase nessuno” è davvero accurata e particolareggiata. A partire dalle statuette sul caminetto, che inizialmente sono 9 e diminuiscono ad ogni vittima. Simbolo di accuratezza e di potenza del simbolo è anche il bellissimo pannello, simil quadro, posto proprio sopra il caminetto che riporta esattamente la filastrocca recitata dall’assassino. Le luci dello spettacolo sono studiate alla perfezione, diventano parte integrante della pièce e scandiscono con precisione i tempi della narrazione, seguendo lo sviluppo degli eventi anche attraverso agenti atmosferici: sole, pioggia, sera e mattina. Particolarmente suggestivi sono anche i giochi di luce che intervengono nel momento in cui ogni singolo personaggio crolla e racconta la propria colpa da espiare. I costumi e il mobilio in perfetto stile inglese anni 40 aiutano una scenografia statica, uno stile perfettamente riprodotto, che accompagna una storia che ha una narrazione molto lenta e per lo più su svolge nel salone di questa grande villa sull’isola.
“E non rimase nessuno” è una commedia che tiene incollati allo sviluppo degli eventi, aumentando di minuto in minuto la curiosità nello spettatore nel capire come sia possibile il susseguirsi degli eventi, ma soprattutto chi è l’assassino. L’unica pecca della bellissima regia di Anna Masullo, è la lunghezza dello spettacolo. Agatha Christie è molto famosa per una trama molto lenta e statica, ma si rischia di annoiare lo spettatore prima dell’atto finale, ovvero della rivelazione dell’assassino.
TRAMA – Otto persone vengono invitate da un certo signor Owen ad un incontro in una piccola isola deserta, Indian Island, al largo delle coste del Devon. Non si conoscono tra di loro. Sull’isola troviamo ad accoglierli due domestici assunti per l’occasione. Il padrone di casa non c’è.
Durante la cena una misteriosa voce proveniente da un grammofono, accusa tutti loro, compresi i domestici, di crimini di cui si sono macchiati in passato. Crimini mai perseguiti dalla legge. Tutti si difenderanno con vigore dalle imputazioni della voce, ma poco dopo, il giovane Marston accuserà un malore e morirà per avvelenamento da cianuro di potassio.
Da quel momento, le morti si susseguiranno seguendo le rime di una inquietante filastrocca che troneggia sul camino. Ad ogni morte, delle statuine (inizialmente dieci) che sono in bella vista sulla mensola del camino, cominceranno a sparire. La mano assassina chiuderà il cerchio con l’ultimo omicidio. L’unica statuina rimasta, sarà testimone del segreto di quelle morti e del loro carnefice.
Ubik Produzioni e Teatro stabile del Giallo presentano
MARIANO RIGILLO | ANNA TERESA ROSSINI
E NON RIMASE NESSUNO
di AGATHA CHRISTIE
traduzione di EDOARDO ERBA
con MASSIMO REALE, LINDA MANGANELLI, MARIO SCALETTA, RUBEN RIGILLO, FABRIZIO BORDIGNON, ENRICO OTTAVIANO, FRANCESCO MACCARINELLI, GIUDITTA CAMBIERI
regia di ANNA MASULLO
Scene Fabiana di Marco
Musiche Alessandro Molinari
Disegno luci Marco Catalucci
Costumi Susanna Proietti
Capo costruzioni Diego Caccavallo
Aiuto regia Andrea Ruggieri
Assistente ai costumi Valentina Bazzucchi
Direttore di Produzione Elisabetta Montemagno
Ufficio stampa spettacolo Alessia Ecora
Foto di scena Tommaso Le Pera
Locandina Diego Buonanno
Sala Umberto dal 25 al 30 gennaio 2022