La gabbia di carne
22 Ottobre 2018Tool
23 Ottobre 2018Edoardo Ferrario in “Diamoci un tono”
Dal web alla tv, dalla radio al teatro. È inarrestabile la conquista di Edoardo Ferrario che con il suo show “Diamoci un tono” sta spopolando i maggiori teatri italiani.
Nato dai successi webseries Esami e il sequel Colloqui, noto per le partecipazioni tv a Quelli che il calcio e nei programmi con le Guzzanti, reduce da premi importanti come il Taormina Film Festival …. potete continuare a leggere chi è QUI … io mi dedico al suo spettacolo!
Dopo il sold out del 7 maggio scorso, e quello del 19 luglio all’Aventino, ieri sera è tornato al Teatro Brancaccio per una replica del suo Show da stand up comedy. Non ha bissato il tutto esaurito, ma le condizioni meteorologiche hanno messo lo zampino vista la bomba d’acqua che ha colpito la capitale proprio nell’ora di punta serale, costringendo qualcuno a ripiegare su una serata casalinga. Nonostante questo, a tre giorni dallo spettacolo, vista la grande richiesta da parte di un pubblico giovane, il Brancaccio ha dovuto aprire la biglietteria anche alla seconda galleria.
Questa è una della particolarità che vi segnalo immediatamente: il teatro era colmo di ragazzi, per lo più ventenni e trentenni, che ridevano di cuore e con le lacrime alle battute del comico. Vedere un pubblico così giovane a teatro è bello, fa piacere. Vederlo ridere con le lacrime agli occhi, tanto da non stare più seduti composti, è ancora meglio. In un linguaggio social giovanile, diremmo è TOP!
Edoardo Ferrario si è presentato, ha salutato tutto il teatro ed ha intrattenuto la folla per un’ora e mezza abbondante solamente con la sua presenza scenica. La scenografia era composta solamente da un tavolino alto con dell’acqua, indispensabile per parlare così tanto, e da un microfono. Non è servito nulla di più a questo giovane comico romano, classe 1987, laureato in giurisprudenza, per comunicare una realtà fotografata alla perfezione con l’unico mezzo a sua disposizione: la satira.
Anche se dice di non saper fare satira religiosa oppure poca satira politica, Edoardo Ferrario costruisce il “Diamoci un tono” show toccando davvero di tutto. Pensa un musical per la Cuccarini, intitolandolo”ballo ballo ballo e non prendo il quorum” scimmiottando Giorgia Meloni; ci racconta del suo matrimonio, avvenuto pochi mesi fa, imitando alla perfezione uno degli spettacoli di punta di Maurizio Battista e il Roma Spose con Malgioglio; parla di religione e simboli religiosi, che oggi sono diventati arredamento per la casa; prende in giro con simpatia i nuovi trentenni e le serate davanti alla tv guardando il dottor Nowzaradan. Parla della musica italiana, dei social facendo riferimento anche ai nostri tempi da liceali – ebbene si sono quasi coetanea di Ferrario e posso dire nostri tempi – parla dello sport, parla dei vaccini e scatena un applauso compatto di tutto il teatro (una risposta della serie: de che stamo a parlà? Vaccinatevi e non fate tante storie).
Imita la qualunque: dal bangladino ad Obama, da Ezio Greggio a Rodotà e Alessandro Borghese, fermandosi spesso e volentieri su uno dei suoi personaggi preferiti: Enrico Mentana. Passa dall’italiano all’inglese in scioltezza, coinvolge il pubblico di tutto il teatro con carisma, dimostra che a trentanni esistono persone che studiano e che hanno una grande conoscenza di come sta andando il mondo. Il tutto tra una risata e l’altra.
“Diamoci un tono” è uno show a tutto tondo, dove regna la realtà contemporanea alleggerita con una satira consapevole e per niente pesante. Edoardo Ferrario ha dimostrato non solo di essere un comico capace, ma anche ampiamente consapevole del limite da non oltrepassare per non scivolare nel pesante, fotografando con precisione una realtà preoccupante che ancora non accenna al cambiamento.