
Mi inviti a nozze – la recensione
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4 Gennaio 2020Il labirinto degli spiriti
Carlos Ruiz Zafòn
Trama – Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafònè ambientato nella Barcellona di fine anni ’50. Daniel Sempere non è più il ragazzino conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico FermÃn stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell’enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. E in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo.
Dopo 12 anni da “L’ombra del Vento“, Zafòn torna sulla famiglia Sempere e pone la parola fine alle vicende di Daniel e Fermìn. Con il solito stile cupo e da poeta dannato, l’autore prende per mano il lettore e lo trascina in una Barcellona fatta di guerre, distruzione, intrighi politici, spionaggio e personaggi senza tempo. Il disegno di tutti e quattro i romanzi del Cimitero dei Libri Dimenticati (composti da: L’ombra del vento, Il prigioniero del cielo, Il labirinto degli spiriti e Il gioco dell’angelo) trova un suo epilogo e, voltata l’ultima pagina, consente al lettore di tirare un respiro finale sulle vicende di tutti i personaggi trovati nel corso del tempo.
È incredibile come Zafòn abbia magistralmente diretto le fila di vicende e attori in quattro romanzi per dodici anni. Un lavoro pregiato, certosino, dove nulla è lasciato al caso e tutto trova un perfetto incastro. Come una macchina da guerra destinata a non avere mai fine. Come un grande disegno che ha bisogno di più e più murali per poter essere portato alla luce. Zafon è brillante in queste pagine. Nonostante il ritmo a volte sia un pò lento e induca a non voler proseguire la lettura, 850 pagine alla fine premiano la pazienza e l’attesa di un finale mozzafiato non manca. Esattamente come fu per gli altri romanzi della serie.
Barcellona è il palcoscenico che vede crescere Daniel Sempere. Qui è ritratta in diversi momenti storici, rivivendo la guerra attraverso le vicende di Alicia e Fermin, oppure un disegno politico spregevole e diabolico con le malefatte del ministro. La città spagnola, da sempre scenografia di tutte le opere di Zafon ad unica eccezione di Il principe della nebbia che è ambientato a Parigi, è un teatro meraviglioso per incastrare così tante storie tutte insieme e viene portata alla luce risaltando sia i punti di forza che quelli di debolezza.
Dopo la conferma a livello internazionale con L’ombra del vento, Il labirinto degli spiriti è il capolavoro finale che pone Carlos Ruiz Zafòn nelle pedane più alte dell’olimpo mondiale degli scrittori.
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4 Comments
Che meraviglia di libro!!! Ho i brividi solo al pensiero, adoro il modo che ha Zafon di scrivere, riesce a descrivere tutto così bene che sembra di vederlo, in una maniera così delicata e raffinata. Assolutamente uno dei miei libri preferiti! E poi come si fa a non amare Daniele e il papà !
Che bella notizia che mi hai dato! Non sapevo fosse uscito! Non vedo l’ora di leggerlo! Calcola lessi il primo in viaggio di nozze, non riuscivo a staccarmene ?
Zafon è uno degli autori internazionali più belli. È difficile non amarlo. Sono d’accordo con te!
Si si è uscito da un pò, ma purtroppo non ho potuto leggerlo fino ad ora! Buona lettura allora! 🙂