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8 Ottobre 2019L’uomo ideale
La recensione
Che succede quando l’uomo ideale diventa un’ossessione?
Succede che non si guarda più in faccia a nessuno e si passano le giornate a cercare solo quello. Perché in fondo le donne dai 30 in su sono ossessionate da questa ricerca dell’uomo perfetto, colui che deve stare per forza al nostro fianco e che deve fare da ultimo tassello per completare il puzzle di felicità della nostra esistenza.
È quello che fa Giada, la protagonista di questa storia. Donna in carriera, ben lontana dai trent’anni – forse quaranta – che cade sempre nell’uomo sbagliato e nella relazione nociva. Per lei mica per gli altri. Giada è il classico modello di donna di ultima generazione. Una donna che cerca l’uomo ideale da quando è nata, ma nel frattempo non distoglie lo sguardo da quelli che sono gli obiettivi personali e quindi si costruisce una carriera, una vita indipendente e una rete sociale. Forse quest’ultima caratteristica è un pò meno presente nella piece teatrale in scena fino al 13 ottobre al teatro Golden, ma sicuramente fa da padrone in un contesto realistico.
Giada non è sola. Con lei c’è Lorenzo, altrimenti detto Lollo, un amico d’oro, gay, simpatico, molto affezionato a lei, che parla in faccia e non nasconde nulla, insomma il coinquilino perfetto. Una convivenza idilliaca anche sul piano lavorativo, visto che i due sono i cofondatori della Gia&Lol una società di intimo femminile, finché a casa non arriva Damiano. Bello, simpatico, disponibile, abile ai fornelli, tenero amante…ha tutte le caratteristiche della lista di Giada. Ma se pi piace anche a Lorenzo? E se Damiano si rivelasse abile a far cadere nella rete sentimentale tutti e due?
L’uomo ideale gioca molto su questi sketch esilaranti e divertenti, nei quali chiunque rientri nella fascia 30/50 ci si rispecchia tranquillamente. Eppure fa riflettere su quello che sono oggi i problemi delle relazioni. Siamo così ossessionati dalla ricerca della metà perfetta che passeremmo su qualsiasi cosa, anche sul cadavere di colui che fino a pochi minuti fa era il nostro migliore amico. Siamo così bisognosi di realizzarci dal punto di vista affettivo, che spesso chiudiamo gli occhi su quelle che sono le realtà palesi davanti ai nostri occhi. Pur di realizzare in breve tempo il sogno, siamo disposti a calpestare tutto. Pur di avere l’uomo ideale accanto, non ci accorgiamo nemmeno di chi ci mettiamo accanto, che spesso dovrebbe essere il requisito numero uno da controllare.
L’uomo ideale è uno spettacolo geniale, retto perfettamente da tre attori – Simone Montedoro, Toni Fornari e Claudia Campagnola – che tengono molto bene il palco e fanno divertire il pubblico. Nonostante il piccolo infortunio alla spalla di Toni Fornai non ha inficiato in nessun modo nello spettacolo. Peccato solo per quel tavolo da ping pong che è stato riadattato ad arredamento ma nascondeva sicuramente qualche sorpresa. Bellissima anche la scenografia. Il pannello multimediale che prospettava le sfilate di moda, le chitarre e i bassi appesi alle pareti, il piano bar, il divano ma la poltrona da design a forma di visiera Iron Man, ma tutta nera, era davvero l’elemento top.
L’uomo ideale: uno spettacolo sicuramente da vedere, che apre in modo discreto e geniale la nuova stagione del teatro Golden.