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Magia e teatro per Professione Magicomio
Quando due professionisti trasformano il teatro in magia ed illusione
Noi vendiamo sorrisi emozioni e gioia,
il mercato di cose che non hanno un peso materiale.
Questo è un lavoro che merita dignità.
La frase è uno dei piccoli momenti di riflessione che Francesco Scimemi e Francesco Frattarelli propongono all’interno dello spettacolo Professione Magicomio, in scena fino al 19 dicembre al teatro 7 Off di Roma. Sul palco i due protagonisti, che della loro arte non hanno fatto solo un motivo di vita, ma una missione da portare a termine: far ridere la gente. Se andate a vedere Professione Magicomio, preparatevi a ridere come da tanto non fate. La chiave è proprio questa, riuscire a portare a teatro le persone per far dimenticare per un pomeriggio o una serata, guai, difficoltà e rogne, lasciandosi andare al divertimento puro.
Uno spettacolo di magia di un’ora e quaranta minuti, in cui vengono fuse insieme magia e illusione. Sul palco una coppia divertente e ben affiatata, a tratti un po’ scontata, ma comunque piacevole e carismatica. Da una parte Francesco Scimemi, professionista del mondo della magia da più di 40 anni, porta le parti più belle del suo “Magicomio“; dall’altra il giovane illusionista e prestigiatore Francesco Frattarelli porta le sue abilità da “Professione Mago“. Ma c’è di più. Il primo aggiunge la sua grande esperienza condita da una forte comicità, il secondo invece affida allo studio del teatro il suo valore aggiunto.
Ma Professione Magicomio è molto, molto di più. Se in un primo momento arriva in platea l’abilità magica, ad un occhio attento e riflessivo arriva anche un intero spettacolo teatrale fatto per buona parte di improvvisazione, nel quale la magia è un prezioso attributo. Il duo di maghi gioca abilmente con il pubblico e crea un dinamismo mai calante per tutta la sua durata. L’attenzione dello spettatore viaggia continuamente dal palco alla platea e viceversa. In Professione Magicomio, il pubblico è una sorta di terzo attore, un elemento indispensabile che partecipa attivamente allo svolgimento dello spettacolo. Proprio per questo motivo il duo Scimemi/Frattarelli dice che non ci sarà mai uno spettacolo uguale all’altro. «La risata è l’arte di noi tossici dello spettacolo – ride e scherza Francesco Frattarelli alla fine del debutto romano – Lo show cambia sempre a seconda del pubblico che abbiamo, è lo spettatore che fa lo spettacolo, un po’ come la maieutica socratica.» «In questo periodo è difficile ridere – completa Scimemi – ma noi crediamo nello spettacolo, crediamo nella magia e nella risata. Noi cogliamo le entità dello spettatore e guidarlo nell’esternarle.»
Non chiedetevi se “può davvero accadere tutto ciò” perché accade e lo avete appena visto.