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10 Ottobre 2019Mary Poppins il musical
Il vento è cambiato! Arriva nella capitale il musical infrangi record!
Dal 17 ottobre al 6 gennaio al Teatro Sistina!
Mary Poppins il musical – Alessandro Pinna
Vento dall’est
la nebbia è là
qualcosa di strano fra poco accadrà
Troppo difficile capire cos’è
ma penso che un ospite arrivi per me.
Un ospite arriva nella capitale in pompa magna. Questa mattina, infatti, è stato presentato a Roma, nel foyer del Teatro Sistina: Mary Poppins il musical. La piece teatrale della tata più famosa del mondo, arriva nella capitale forte dei successi delle edizioni precedenti in quel di Milano e cerca di conquistare anche i cuori capitolini.
Un caloroso benvenuto – “Sono onorato di aprire la stagione 2019-2020 con questo spettacolo – fa gli onori di casa Massimo Romeo Piparo – Ho voluto fortemente questo musical da quando l’ho visto a Milano perché rappresenta un pò l’onda di risalita dello spettacolo italiano negli ultimi anni.”
È la prima volta che in un teatro romano arriva uno spettacolo fortemente internazionale. Eh già perché Mary Poppins nasce nel 2005 dalla fusione di idee del produttore Thomas Schumacher (per Disney Theatrical Productions) e da Cameron Mackintosh che, basandosi sul film disney vincitore di 5 Oscar nel 1964 e sui libri di Pamela Travers, danno vita a questa trasposizione teatrale immensa. In Italia è stata opera della WEC produrre un allestimento degno di tale opera, un lavoro finora premiato dall’affluenza di pubblico a teatro, dall’affetto che gli spettatori hanno dimostrato ad una storia evergreen, ma soprattutto ad un lavoro corale così importante e ben fatto.
“Porterà una ventata di creatività all’estero – continua Piparo – Per noi che spesso viviamo l’apprendistato musical dall’estero, è un onore vedere che prendono il nostro prodotto e lo esportano, vuol dire che ogni tanto abbiamo anche noi delle perle creative.” “Con Mary Poppins abbiamo voluto dare un segnale importante per dire ‘ci siamo anche noi, siamo capaci, riusciamo a emozionale, siamo in grado di guardare anche oltre. – ha raccontato Alessandro Padovan, produttore esecutivo della WEC – Dopo 7 mesi a Milano, 199 repliche, 200mila spettatori…Mary Poppins arriva in una città difficile come Roma, perché in quanto bella è storicamente complicata. Nonostante questo, da quando abbiamo annunciato l’arrivo di Mary Poppins abbiamo avuto segnali fortissimi. La gente sembra ci aspetti con un caldo abbraccio. Sono stati già 20mila i biglietti venduti in prevendita. Domani apriremo le date natalizie e condivideremo il capodanno insieme.”
Mary Poppins, la scommessa dell’Italia all’estero – Federico Bellone è il regista che coordina questa grande macchina da combattimento. Già noto per i successi di Bodyguards e Ghost, ha raccontato quella che è stata l’idea del musical, cercando di non tralasciare nulla. “L’idea per affrontare lo spettacolo è arrivata dalla pellicola di “Saving Mr.Banks“. In quel caso, Pamela Travers è algida e sofferente, ha un gran bisogno di amore. E Mary Poppins rispecchia molto l’autrice. Abbiamo immaginato così il musical. C’è quindi una grande sostanza drammaturgica che accomuna tutti i personaggi: il bisogno di amore che si ha nella vita. In Mary Poppins, il pubblico vedrà gran parte del film, tutti i momenti più iconici della pellicola sono stati rispettati, ma come sempre abbiamo arricchito con delle aggiunte di spessore quello che è il film. Julian Fellows – compositore del libretto insieme a Mackintosh, autore del premio Oscar Gosford Park e creatore di Dowtown Abby – è stato chiamato per scrivere un copione basandosi sul film e sui libri e sulle canzoni originali dei fratelli Sherman, riprendendo con precisione proprio quello stile musicale. Sarà un perfetto misto tra film e libri.” Mary Poppins il musical rappresenta un segnale molto forte che gli italiani del teatro mandano all’estero. Una scommessa vinta che proietta l’ambiente tricolore nelle realtà estere di tutto rispetto. “Noi italiani abbiamo il pregiudizio di essere di serie B – ha raccontato in conferenza stampa Federico Bellone – A parte la realtà anglosassone, composta da Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia, che porta i propri spettacoli all’estero. Qualche anno fa abbiamo deciso di produrre un musical Disney Newses, molto poco conosciuto in Italia. È piaciuto molto all’estero ed è stato grazie a lui se ci hanno dato i diritti di Mary Poppins, finora proibiti a qualsiasi essere vivente sulla terra. I produttori hanno visto lo spettacolo a Milano e sono rimasti esterrefatti, talmente tanto che la nostra trasposizione diverrà la nuova versione che verrà esportata all’estero, una cosa che non accade dai tempi di Giovannini.”
Cosa vedrà lo spettatore in Mary Poppins? – L’idea della scenografia, curata da Hella Mombrini e Silvia Silvestri, è partita dal personaggio di Bert, al quale si attribuisce l’idea di un madonnaro, che disegna per terra, sia per il tipo di spettacolo sia per le illustrazioni originali. Abbiamo deciso che la scena è un grande acquerello, dando così vita ad un grande effetto scenico presente per tutta la durata della storia. Per gli effetti speciali la produzione si è affidata all’esperienza di Paolo Carta, talentuosissimo perché il suo passato di illusionista si adatta benissimo al teatro. Le coreografie sono in mano alla bravissima Gillian Bruce, di origine britannica, ha coordinato uno staff di 32 attori e ballerini, fondendo la sua tradizione anglosassone con quello che è la danza in Italia, un lavoro talmente ben fatto che già le rubano le idee.
Tutto può accadere se ci credi.
- Mary Poppins il musical – Sara Colangeli
- Mary Poppins il musical – Sara Colangeli
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- Mary Poppins il musical – Sara Colangeli
- Mary Poppins il musical – Sara Colangeli
- Mary Poppins il musical
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- Mary Poppins il musical
4 Comments
Ottime osservazioni!
Si! Ho dato importanza a quelle che sono le cose tecniche più importanti, rispetto al musical che ormai è già stato stra parlato in lungo e in largo!
Difatti non è per nulla banale o scontato!
Grazie!