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Ho bypassato una delle mie paure più grandi!
Oggi parliamo di PAURA! Perché ho voglia di raccontarvi un pezzettino di me e del mio percorso da ansiosa patologica.
Qual è la vostra più grande paura?
Abbiate pazienza, ogni tanto me ne esco con questi post che hanno poco a che fare con le mie attività professionali, ma vi lascio un pizzico di materiale per prendermi in giro e per fare della sana ironia.
Già tempo addietro vi avevo parlato del mio rapporto con il dentista, in un paragrafo di quel post vi raccontavo più o meno questo:
Fino ad arrivare al tasto dolente: l’estrazione dei denti del giudizio. Lì c’è stato il primo, vero, trauma della mia relazione con il dentista. Dramma! Due ore di lavoro per estrarne uno solo. Ve lo avevo detto che ho dei denti sani e molto grandi? Per ricompensare la fatica fatta quel giorno, mi sono conservata il dente. Adesso guardate il vostro pollice: ecco il mio dente è grosso la metà del vostro pollice. Così tanto per farvi capire! Da quel momento solo le estrazioni mi fanno paura! Talmente tanto paura che per togliere i denti di sotto, farò una sedazione totale perché almeno i dottori lavorano tranquilli. Se avete consigli….fatevi avanti!
Tutt’oggi, il dentista non rientra nella categoria dei professionisti che mi incutono timore, al contrario, ci vado anche abbastanza d’accordo e mi reco a studio quasi a cuor leggero – se non fosse per il portafoglio che si svuota al volo. Quasi ho più timore di andare dal parrucchiere…metti caso che mi sbagliano il taglio, o peggio la tinta, diventa un problema serio! – Anche qui il portafoglio si svuota al volo…coincidenza?
Bando alle ciance. Io ho iniziato a sviluppare l’ansia e la paura per questa problematica. Togliere i denti del giudizio dell’arcata inferiore era diventato urgente, perché erano cariati, perché stavano storcendo la bocca, frantumando fatiche e soldi spesi in diversi anni, la cervicale e i muscoli del collo iniziavano a risentirne, il bite era diventato inutile. Più l’urgenza premeva e più l’ansia mi paralizzava. Molto spesso mi sono sentita dire “ma che sarà mai!” “oh sono solo due denti eh niente di che”… e frasi simili. In effetti la posizione, la struttura e il fato volevano che il lavoro fosse davvero semplice. Ma quando combatti con un blocco psicologico, come fai a farti avanti e superarlo? Bèh non mi vergogno a dirlo: non l’ho fatto. Non l’ho affrontato. L’ho semplicemente bypassato. Perché se hai un problema e cercando bene, riesci a trovare un escamotage per arginarlo, perché doverlo affrontare per forza? Io ho avuto paura di questa situazione e ho trovato il modo di uscirne al meglio delle mie possibilità.
Grazie al mio dentista, ho trovato uno studio a Roma che si avvale della collaborazione di un anestesista e per fortuna ho risolto in problema estrazione in meno di un’ora. Io non ho avuto nessuna ripercussione fisica, i medici hanno lavorato in totale autonomia e relax.
In barba a tutti quelli che devono sempre avere qualcosa da ridire su come siamo fatti, su come prendiamo le nostre decisioni, su come agiamo, ho archiviato una delle mie paure più grandi derivata da un trauma. Vi chiedo, qual è la vostra più grande paura? Siete mai riusciti ad affrontarla? L’avete sconfitta? E come? Vi aspetto nei commenti! E ricordatevi: non abbiate mai paura di ammettere di avere paura di qualcosa!