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13 Maggio 2025“40 e sto” di Andrea Delogu
Uno spettacolo ironico, autentico e travolgente che racconta con ironia e autenticità la vita a quarant’anni, tra musica, ricordi e rinascita
“40 e sto” è molto più di uno spettacolo teatrale: è un viaggio, un autoritratto in chiave ironica e sincera che Andrea Delogu regala al pubblico con tutta la forza della sua personalità. Con questo monologo brillante, l’attrice, conduttrice e scrittrice porta sul palco il suo modo di vivere i quarant’anni, affrontando con leggerezza, profondità e tanto sarcasmo i cambiamenti che la vita porta con sé.
Un monologo autobiografico che parla a tutti
Scritto da Andrea Delogu insieme ad Alberto Caviglia, Rossella Rizzi e Giovanna Salvatori, e diretto da Enrico Zaccheo, “40 e sto” è un racconto personale che diventa universale. Si parte con l’infanzia dentro la comunità di San Patrignano – ed è anche importante come tappa perché lo ritroveremo a fine spettacolo – per poi attraversare gli anni ’80, ’90 e 2000 tra ricordi, esperienze di vita e riflessioni sul tempo che passa, il tutto condito da musica pop e momenti di grande comicità. Non manca nemmeno il momento dei ringraziamenti speciali. Sul palco interverranno anche, con uno sketch che dovrebbe suonare improvvisato ma che in realtà fa parte del copione, due persone molto importanti della vita di Andrea: la migliore amica Ema Stokholma, la sua inseparabile spalla che la sostiene e condivide con lei gioie e passioni fin dal 2009; il fidanzato Luigi Bruno, il modello classe 1999, è la spalla della conduttrice da ben due anni.
La narrazione parte dalla soglia dei quarant’anni, dall’istante in cui spegni le candeline e pensi al desiderio da realizzare. Proprio in quel momento in cui si tirano somme, si fanno bilanci e, spesso, si decide di ricominciare. Delogu parla senza filtri del matrimonio, del divorzio, della libertà ritrovata, del corpo che cambia, delle aspettative della società e del potere di accettarsi per ciò che si è. Non mancano riferimenti alla sua infanzia vissuta a San Patrignano, alla dislessia, al percorso in TV e radio: ogni passaggio è un tassello che compone il mosaico di una donna consapevole, ironica e profondamente umana.
Una performance che conquista pubblico e critica
Il pubblico che ha assistito allo spettacolo al Teatro Manzoni di Milano e in altri teatri italiani ha risposto con entusiasmo. “40 e sto” è stato descritto come “uno spettacolo che ti fa sentire come se stessi prendendo un caffè con un’amica” – una frase che cattura perfettamente l’atmosfera intima e diretta del monologo.
Le recensioni sottolineano la capacità di Delogu di rompere la quarta parete e coinvolgere lo spettatore con un linguaggio semplice ma mai banale. Ogni racconto è accompagnato da canzoni iconiche – da Max Pezzali ad Ambra Angiolini – che diventano colonne sonore emotive di un percorso fatto di autoironia, delusioni sentimentali e piccole grandi rivoluzioni interiori.
Un messaggio di libertà e autenticità
Uno dei punti di forza dello spettacolo è il suo messaggio: non esistono etichette valide per tutti, non esiste un’età giusta per sentirsi completi. Anzi, proprio i quaranta, che spesso sono visti come un traguardo problematico, possono diventare un momento per cambiare e modificare senza paura, proprio come è stato per Andrea Delogu: il punto di partenza per una nuova libertà personale, professionale e affettiva.
Il palco diventa così lo spazio in cui si può ridere delle proprie debolezze, commuoversi per le rinascite, e imparare a stare bene nel proprio tempo. Il titolo stesso, “40 e sto”, richiama con ironia il classico “33 e sto” di Troisi, ma ne rovescia il senso: se per Troisi era un modo per fermarsi, per Delogu è il punto da cui ripartire, con nuova consapevolezza.
Perché vale la pena vederlo
“40 e sto” è uno spettacolo che fa ridere, riflettere, emozionare. È una testimonianza sincera, moderna e potente di cosa significhi oggi essere donna, persona, essere umani nel pieno di un cambiamento. Il ritmo incalzante, le battute taglienti e i momenti musicali lo rendono uno spettacolo dinamico e mai scontato, capace di coinvolgere un pubblico ampio, non solo femminile.
In un panorama teatrale spesso dominato da testi classici o produzioni corali, questo monologo rappresenta una boccata d’aria fresca: attuale, pop, intimo ma universale. È uno specchio in cui è facile riconoscersi, indipendentemente dall’età o dal vissuto personale.
Andrea Delogu, con “40 e sto”, firma un monologo teatrale che unisce autobiografia, musica e comicità in un racconto generazionale e personale allo stesso tempo. Uno spettacolo che conquista per onestà e leggerezza, capace di parlare direttamente al cuore del pubblico.