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10 Maggio 2025Pignotta torna con le “Contrazioni Pericolose” al Teatro Manzoni
Gabriele Pignotta torna al teatro Manzoni con le “Contrazioni Pericolose”, la commedia che pone l’accento su amore e amicizia nei quarantenni
“Contrazioni Pericolose” torna al teatro Manzoni dopo 10 anni dal suo debutto. Con un cast rivoluzionato, la pièce teatrale, ambientata in un reparto di ginecologia, esplora con ironia e profondità le dinamiche dell’amicizia e dell’amore nella generazione dei quarantenni. Uno spettacolo divertente, leggero e godibile, che attraverso i dialoghi racchiude diverse riflessioni esistenziali sulla generazione dei neo quarantenni.
Se nel 2015, quando Pignotta debuttò, la pièce aveva sul palco lo stesso Gabriele Pignotta nel ruolo di Massimo, Siddhartha Prestinari nei panni di Martina e Fabio Avaro nel ruolo dell’ostetrico. Oggi abbiamo Pignotta nei panni dell’ostetrico psico terapeuta, RocÃo Muñoz Morales nei panni di Martina e Giorgio Lupano in quelli di Massimo. Un cast decisamente affiatato e molto ben rodato, che ha condotto la commedia senza intoppi e in scioltezza.
Una trama tra ironia e introspezione
“Contrazioni Pericolose” si svolge interamente in un reparto di ginecologia, tra l’altro molto ben allestita e realistica grazie alle mani sapienti di Alessandro Chiti, dove Martina è in travaglio. La quarantenne primipara non solo è in agitazione per il grande momento che si appresta a vivere, ma soprattutto perché è ancora combattuta su come dire al padre che sta per avere una bambina. La determinazione di non apprestarsi da sola ad affrontare un evento di tale portata – la madre è in cerca di un parcheggio per la macchina e così sarà per molto tempo – chiama Massimo, il suo migliore amico. I due si conoscono dai tempi della scuola, uno più grande dell’altra, hanno condiviso una buona parte della vita insieme, ma lui ancora non sa che stanno per condividere anche la più grande gioia che la vita può darti: un figlio.Â
Massimo arriva in ospedale ignaro di tutto. Una volta saputa la situazione inizia a sproloquiare sul presunto padre del bambino. Finché Martina non prende il coraggio a due mani e, tra una contrazione e l’altra, tra uno sbalzo di umore e una crisi di pianto, rivela a Massimo di essere il padre della creatura in arrivo. La situazione, già di per sé carica di tensione, diventa il pretesto per un confronto profondo tra i due, che si trovano a riflettere sulle loro scelte di vita, le paure e le insicurezze che li hanno accompagnati fino a quel momento.
In tutto ciò si inserisce la figura di Francesco: l’ostetrico di turno. Francesco è la persona giusta al momento giusto. Colui che, senza giudicare la situazione, aiuta sia la madre che il padre in una difficile transizione di vita. Non solo nel travaglio della donna, ma soprattutto nel travagliato viaggio interiore che i due neo genitori si apprestano a fare e soprattutto nelle difficoltà psico emotive che si apprestano a dover affrontare. La figura di Francesco è importante per mediare il fiume di emozioni che Massimo e Martina vivono nel momento, una figura quasi psicoterapeuta che spesso tutti dovrebbero avere quando ci si appresta a vivere una situazione difficile come questa. Sicuramente ci sarebbero meno danni collaterali da contenere. «Quest’ultimo – conclude l’autore – bene rappresenta la rassegnata passione di chi lavora e vive situazioni di estrema gioia e dolore negli ospedali romani, che anno dopo anno sono sempre più in difficoltà per carenza di personale e scarsi mezzi a disposizione.»
Temi attuali e universali
La commedia affronta tematiche profonde come la difficoltà di affrontare le responsabilità , la paura di prendere decisioni importanti e la ricerca di un equilibrio tra carriera e vita privata. Le “contrazioni” del titolo diventano metafora delle tensioni interiori che caratterizzano una generazione spesso indecisa e insicura. Attraverso dialoghi brillanti e momenti di intensa emotività , lo spettacolo invita il pubblico a riflettere su sé stesso e sulle proprie scelte di vita. “Contrazioni Pericolose” si presenta come una commedia brillante che, attraverso situazioni comiche e dialoghi intensi, offre uno spunto di riflessione sulle dinamiche relazionali e sulle scelte di vita della generazione dei quarantenni. Un appuntamento imperdibile per chi desidera ridere e, al contempo, interrogarsi sulle proprie “contrazioni” esistenziali.Â
«Contrazioni Pericolose – spiega Gabriele Pignotta – non è una semplice commedia, come se ne sono viste numerose negli ultimi anni e a differenza delle mie precedenti opere compie un passo in più. Si tratta di un passo importante che varca la soglia dell’esplorazione dell’animo, delle pulsioni, paure, speranze e desideri di una generazione che ha voglia di trovare un suo equilibrio nel marasma di una vita che ha perso punti di riferimento certi.»
La commedia è stata scritta prima del 2015, debuttando proprio in quell’anno, quando non c’erano ancora così forti le tematiche di inclusività sociale. Sarebbe bello vedere, nel 2025, una versione “aggiornata e rivista” con cambiamenti significativi che riguardino anche l’inclusività . Parallelamente, a dieci anni dalla scrittura di questo testo, è incredibile vedere come le fragilità di una donna incinta siano tremendamente attuali e ancora prive di sostegni tangibili.