Cervella
14 Gennaio 2019Miles Kane on tour
16 Gennaio 2019Il metodo “sti cazzi”!
Quanti di voi vorrebbero essere padroni del “metodo sti cazzi“?
Io in questo momento più che mai.
Parlano tutti dei buoni propositi per il nuovo anno. Un 2019 che permetta di trovare l’amore, di viaggiare, di stare in salute, di avere più soldi, di trovare lavoro….
Io ho iniziato il mio percorso di buoni propositi nel 2016. Più precisamente il 7 gennaio del 2016, una data particolarmente importante ma che ha segnato la rinascita della mia persona e un cambiamento che non è ancora finito.
In ordine, da quella fatidica data io sono riuscita a laurearmi, creare un nuovo giro di amicizie, consolidare la mia posizione a lavoro, aumentare e progredire la piattaforma che leggete in questo momento, cambiare casa, dimagrire…crescere ancora di più con il mio blog!
Nel frattempo ci sono state anche delle correzioni dal punto di vista caratteriale: meno impulsiva e più riflessiva, conto fino a 10 prima di parlare e cambio tono quando devo dire qualcosa di cui non sono sicura. Ma state tranquilli, non sono diventata Madre Teresa e sbaglio ancora i toni in tutte le conversazioni che faccio.
Sta proprio qui il grosso cambiamento che sto affrontando: cercare di pensare più a me.
Negli ultimi 10 anni, mi sa pure di più, sono stata troppo schiava di quello che era il parere delle persone, delle voci, dei pettegolezzi. Tutto ciò mi ha portata ad avere una forte insicurezza in me stessa, a mettere in dubbio troppe cose che invece facevano parte delle mie certezze e, infine, a insonnia e gastrite nervosa. L’obiettivo ora è: imparare a farmi scivolare le cose addosso e a utilizzare il famoso metodo “sti cazzi”! Ignorare e non dare peso a quelle che sono le cose superflue, che mi innervosiscono e non mi fanno dormire la notte. I veri problemi della vita non sono le voci della gente – non ho detto amici eh attenzione – Sul posto di lavoro non hai amicizie, mai, questa è una regola ferrea da tenere sempre a mente. Siamo tutti utili ma nessuno indispensabile, la gente che sta a contatto con te non sarà mai amica tua. Devo imparare a non dare peso a quelle persone. Stesso discorso negli ambienti che frequento. Il primo passo? Me l’ha suggerito una cara amica: conosci prima chi hai davanti e poi regolati di conseguenza.
Guarda un pò, l’unico periodo in cui non ho avuto problemi a lavoro era quando avevo la mia ditta e i colleghi erano gli altri autisti o le guide turistiche. In quel frangente non mi interessava chi non voleva lavorare con me. Facevo le mie ore e andavo a casa. Poi sono arrivati i dolori e le insicurezze, l’autostima è stata minata fortemente dalla mancanza di stabilità e dall’importanza che il lavoro ha nelle entrate economiche. Ho imparato a dare troppo peso alle parole della gente che mi stava intorno e che faceva finta di essermi amica. Tutto questo non deve essere un peso psicologico.
Il problema è che oggi siamo diventati troppo schiavi del parere sociale. Di facebook, dei social, dei pareri di finti interessati – un preambolo di questa insofferenza era visibile quando scrissi: Non mi hai più messo mi piace su Facebook – compresi i colleghi di lavoro. E vivendo nella società, puoi remargli contro quanto vuoi, ma ogni tanto ne cadi schiavo.
Ecco. Questo è il prossimo obiettivo del mio cambiamento: mantenere la mia integrità, pur imparando ad utilizzare il metodo “sti cazzi”. Lo voglio fortemente e così come ho voluto fortemente tutti gli altri obiettivi sopracitati e raggiunti, adesso ci tengo a lavorare su questo.
Quanti di voi hanno bisogno di questo metodo? Quanti si vestono e prima di uscire di casa indossano una maschera per affrontare la società? Io pensavo che bastasse avere addosso solo l’armatura, a quanto pare non è così!
Fatemi sapere la vostra. Fatemi sapere anche se voi siete già padroni del fantastico metodo “sti cazzi”!