C O N F I D E N T I A L N°1
30 Aprile 2019Mary Poppins al teatro Sistina!
24 Maggio 2019A…come anvedi Giulia!
La recensione
A …come anvedi Giulia! È un pezzo di cabaret che Monica Flacone porta a teatro con divertimento e scioltezza. Comicità, risate e caratterizzazioni sono le carte vincenti di una storia che vede a confronto Giulia e Laura, due donne stereotipi della vita contemporanea: da un lato la donna modello (Giulia) e dall’altro colei che vuole assomigliarle (Laura).
Se quest’inverno il duo Franco-Falcone ci ha fatto rabbrividire con una storia degna di un episodio di Criminal Minds – per saperne di più clicca sulla recensione di “Lui torna sempre” – questa volta si cambia totalmente registro e si intavola una bellissima storia incentrata sulla donna, con un messaggio per il pubblico niente male. Eh già perché la donna contemporanea non si piace, è sempre alla ricerca di qualcosa di più, sempre insoddisfatta, sempre volta a guardare l’erba della vicina che ha accanto. Laura è proprio così, una grezza ragazza romana che da sempre lotta per assomigliare a Giulia. Perché Giulia è ben voluta, è ammirata, è lodata, è seguita e amata. E Laura? Laura deve fare i conti con se stessa ed imparare ad accettarsi per quello che è.
Una scenografia minimal, ma una cura dell’oggetto di scena che va oltre il patologico. Un tavolo, una sedia e un banchetto passano in secondo piano per quello che poi sono le scarpe, le parrucche, il telefono e gli innumerevoli occhiali da sole che vengono proposti durante la pièce – oggetti provenienti dalla personale collezione dell’autore Andrea Franco. La musica la fa da padrone, con numerosi riferimento alla disco anni ’90, seguendo sempre il velo di sfida tra ciò che rappresenta Laura e quello che incarna Giulia. Il dialetto romano regna in questa commedia ed è uno dei punti di forza del testo. Unito alla vena comica e alla spigliatezza dell’attrice, perfetta per il ruolo, lo spettatore diventa parte integrante dello spettacolo trasformandolo in quello che è una vera e propria stand up comedy.
Da linguaggio, al vestiario, all’atteggiamento, in A…come anvedi Giulia, Laura cerca di raggiungere lo stereotipo incarnato da Giulia. Ma alla fine è proprio così necessario essere la fotocopia di qualcuno, oppure è meglio l’unicità di scoprire se stessi e puntarci sopra?