Francesco Acquaroli è nella terza serie di Suburra!
2 Novembre 2020L’ultimo Oracolo chiude l’Era della Luna Rossa
6 Novembre 2020È morto Gigi Proietti…
La pietra miliare del teatro romano
si spegne nel giorno del suo compleanno
§ Post personale §
Oggi è un giorno triste… Ma triste sul serio.
Oggi, nel giorno del suo 80°compleanno, è morto Gigi Proietti.
Stava male. Da tempo. Ricoverato a Villa Margherita per i suoi problemi cardiaci, non ha retto all’ultimo arresto di ieri sera, spegnendosi definitivamente alle prime ore della mattina.
In sincerità , io non sono nessuno per parlare, commentare, scrivere di una persona così grande. Non ho nemmeno quell’esperienza con il teatro che mi permette di parlarne. Per una volta lascio da parte la penna giornalistica e apro un cassetto della mia memoria. Mi piacerebbe condividere un ricordo felice. Uno di quelli che custodisco gelosamente nel cuore e a lungo termine. Già quando andai a vederlo io a teatro, ne parlerò tra poco, avevo visto che era dimagrito molto e soprattutto sembrava molto più stanco e anziano di prima. Di tempo ne era passato dai suoi ultimi spettacoli, ma non volevo perdermelo. “Potrebbe essere l’ultimo” pensavo.
Ricordo alla perfezione quell’anno – 2011 – in cui mio padre riuscì a portarmi al Teatro Sistina a vedere un tuo spettacolo. Era “Di nuovo Buonasera”, un progetto di Varietà per festeggiare i 35 anni dai primi e grandi successi. Un gran percorso nei suoi trionfi più belli.
Ero emozionatissima.
Guardai con attenzione e curiosità tutte e tre le ore di replica, non finiva più. Avevo davanti a me il Grande Gigi Proietti. Mandrake, il conte Duval, l’attore per eccellenza. Furono tre ore in cui da solo sul palco fece ridere, riflettere, sognare, innamorare… Lui, il vero esecutore, penso anche autore, del One Man Show. Ha fatto di tutto: cantato, recitato, ballato in forma strettamente colloquiale con il suo pubblico. Un pò come si fa quando vai a cena con gli amici e sei sul divano con il dolce per le chiacchiere ad oltranza.
Poi è arrivato il momento di ‘La signora dalle camelie’ e con lui c’erano entrambe le figlie, attrici, Susanna e Carlotta Proietti – quest’ultima, tra l’altro, la rividi molto volentieri in The Prudes con Gianluigi Fogacci il 19 aprile 2019, data per me maledetta – Era la prima volta che lo vedevo. Risi tanto da avere problemi a respirare e mi strozzai in platea. Mio padre era più preoccupato che divertito. Uscii dal teatro con le lacrime agli occhi. A quei tempi non sapevo che gli artisti uscissero nel foyer, così andai via felicissima.
Per questo lo ricordo così… Perché per me al di là di Mandrake, del cavaliere nero, del sognatore, del Maresciallo Rocca… C’è Armado Duval!
Da qualche parte dovrei avere ancora un suo fatto all’Isola della Pizza, uno dei suoi ristoranti preferiti della Capitale (e come dargli torto, si mangia da Dio da mamma Adele). Quella sera non mi azzardai a romperti per una foto. Non era il caso…
Eri un genio! Eri un mito per la recitazione, per Roma, per l’umiltà , per la pazienza, il portamento da signore e per tutti quegli aspiranti attori che mirano a diventare come lui. Il web per un giorno non parla più di covid, finalmente, ma si apre al dolore per una perdita inestimabile sia dal punto di vista affettivo che artistico storico. Sono felice di sapere che sono stati tanti gli attori italiani che hanno studiato e imparato da una figura come Gigi Proietti, perché di maestri bravi e pazienti, che amano trasmettere il loro sapere, non ce ne sono più…
Gigi Proietti lascia il mondo carnale in grande stile. Con un inchino in punta di piedi. In un momento difficile per l’arte e lo spettacolo, un’era che probabilmente potrebbe essere convertita solo da gente del suo calibro, Roma e l’Italia perde il suo pezzo da 90 (riduttivo).
Non ci resta che arrenderci all’unica realtà al quale non si può porre rimedio.
Vabbè… Buon viaggio e grazie di tutto!