Atti o scene in luogo pubblico
29 Agosto 2019Primavalle…mica l’ultima!
2 Settembre 2019LA FIGLIA DEL BOIA
di
Oliver Pötzsch
(Historical Phases)
Baviera, metà del 1600, Schongau è una comunità fiorente, in cui i commerci sono floridi e tutti i cittadini si conoscono per nome. Qui che vive Jakob Kuisl, un uomo alto, massiccio quasi da far spavento, con un carattere non facile e una professione ancor più difficile, che gli vale il semi isolamento da parte dei suoi concittadini: la professione del boia.
Arte che la famiglia Kuisl tramanda da generazioni, Jakob ha imparato da suo padre a uccidere, a torturare, a far emergere la verità dalle labbra delle persone “affidate alle sue cure”, e nel suo mestiere è un maestro.
La quiete della cittadina viene bruscamente interrotta dalla morte violenta ed in strane circostanze di due bambini, a cui seguiranno le sparizioni di altri coetanei. Nessuno sa cosa sia successo, chi possa essere stato, il solo indizio per le indagini è un misterioso simbolo sul corpo dei fanciulli: un simbolo di strega.
La paura dilaga incontrollata e solo una donna sembra essere la colpevole: Martha Stechlin, la levatrice, colei che non si è mai sposata, che con il suo lavoro fondato su superstizione e sapere antico toglie il pane ai medici, colei da cui tutti i bimbi si rifugiano per avere conforto e protezione.
La città è convinta di avere la sua colpevole ma i rapimenti proseguono anche dopo la sua incarcerazione, una figura dalla mano ossuta viene intravista in più occasioni: il Diavolo, tutti ne sono certi, evocato da Martha per proseguire il suo folle piano.
Compito di Kuisl farle confessare la verità, ma Jakob è uomo di mondo e ha torturato e ucciso abbastanza persone da riconoscere un innocente da un colpevole: non ha dubbi, Martha è innocente, ma la città ha bisogno di colpevole per evitare conseguenze più gravi ed il ripetersi di una sanguinaria caccia alle streghe che solo pochi anni prima aveva sconvolto la comunità.
Così il tempo si mette a correre e il boia di Schongau si ritrova ad inseguirlo per salvare la vita di Martha, alla ricerca di indizi, di frammenti di verità, scoprendo che dietro a ciò che sembrava opera del Male si nascondono interessi umani molto concreti. Al suo fianco un improbabile compagno di indagini, il giovane Simon Fronwieser, figlio del vecchio medico e medico a sua volta: un bel giovane caparbio, troppo attratto dal sapere antico di cui Kuisl e la Stechlin si servono e dal gentil sesso, soprattutto dalla bella Magdalena, ribelle ed intelligente figlia maggiore di Jacob.
Oliver Pötzsch ci proietta in un passato senza fronzoli, crudo e molto umano, in cui il Male vero non risiede nell’occulto ma nella paura degli uomini, in un giallo storico adrenalinico il cui finale non delude.
Il linguaggio è diretto, immediato, e non risparmia i dettagli più raccapriccianti o disgustosi, dipingendo un quadro verosimile e vivido delle città e delle persone della Baviera del 1650, delle scarse condizioni igieniche, della chiusura mentale delle piccole comunità e del cinico senso pratico dell’élite governante e dei notabili.
I personaggi, tutti diversi e mai scontati, sono raccontati a tutto tondo. Jakob Kuisl colpisce per la sua profondità, per la sua forza e per la sua umanità, oscillando tra la figura oscura armata della proverbiale spada da decapitazione e quella risoluta e buona che ricerca la verità ad ogni costo pur di non uccidere un innocente. Perennemente in lotta con il senso di colpa, a tratti lancinante, con cui è costretto a convivere data la sua professione, Kuisl passa la sua vita in una continua altalena tra orgoglio sprezzante e sbornie furenti, tra studio e vita familiare. Epicentro di questa folle danza tra verità e menzogne, occulto e realtà, è Magdalena Kuisl, la figlia del boia: bellissima, intelligente e senza paura come suo padre, una figura che compare sempre a tratti ma che si rivela determinante per lo svolgersi della storia configurandosi come la vera protagonista del romanzo.
La figlia del boia è un libro da leggere tutto d’un fiato, riuscitissimo, che tiene il lettore incollato alle pagine, assolutamente consigliato (a stomaci non troppo sensibili).
Per l’acquisto, cliccate qui!