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2 Gennaio 2020Giorgio Montanini
in
“Come Britney Spears”
Uno spettacolo di Giorgio Montanini, non è uno scherzo. Se poi lo show è in “Come Britney Spears“, lo spettatore deve essere preparato. Perché se sei il classico bigotto, il solito perbenista, il follower del capitalismo per eccellenza, potresti avere qualche problema.
Giorgio Montanini è il comico che non si nasconde dietro al dito di nessuno, che non sfrutta nessun perbenismo e soprattutto non utilizza nessun organo di potere, qualsiasi esso sia, per dire la sua. Lo spettacolo di Montanini andato in scena al Teatro Parioli, poi men che meno. Perché nonostante il comico prometta di mantenersi dentro certi limiti, è più forte di lui e le cose che deve dire le dice e anche senza mezzi termini. Arrivando in platea potenti come un treno ad alta velocità.
Siamo abituati a quei comici che prendono di mira lo stereotipo tipo che non crea problemi. A quelle personalità che fanno difficoltà a rompere gli schemi, che si sottomettono alla macchina del potere per fama e visibilità, ma Montanini ha ampiamente dimostrato con lo spettacolo del primo dicembre al Brancaccio di Roma, 1500 persone con la sola pubblicità di facebook, che si può fare tutto. Soprattutto, che esistono i comici da stand up con gli attributi. Dalla politica alla vita sotto i riflettori, dallo sport alla civiltà, di solito ci si mantiene sempre dentro certi limiti. Perché la satira è figlia del potere. Montanini rompe tutti gli schemi. È quel comico che non ti indora la pillola e non utilizza mezzucci fuorvianti per raccontarti la realtà delle cose. È quella persona che toglie il velo di ipocrisia alla società che ha davanti e ti fa riflettere su cose particolari. Su “sfumature” come le chiamerebbero coloro che vogliono nascondere e non permettere lo scambio libero di idee.
“Come Britney Spears” è lo spettacolo di Giorgio Montanini che porta il nome della pop star americana per un motivo specifico, “lei è la fallibilità dell’essere umano” afferma il comico “Esistono gli eroi perché esiste il fallimento.” Lo show da stand up comedy è infatti tutto incentrato sui vari fallimenti dell’uomo nei diversi ambiti. Dalla Chiesa, sempre super gettonata e obiettivo di tanti, ma mai in maniera così blasfema tanto da creare a Montanini stesso un problema sotto forma di querela. Passando per la politica, che è il fallimento primario della penisola tricolore. Finendo agli esempi mondiali che il capitalismo ha innalzato come Greta Thundberg e Bebe Vio. Montanini addirittura prende di mira le due correnti filosofiche che muovono il panorama critico internazionale da decenni: il creazionismo e l’evoluzionismo darwiniano. Ma in maniera più profonda e diversa da tutte quelle esplorate finora, che pone l’antropocentrismo al centro delle due correnti. “L’uomo è superiore all’animale, perché sopravvissuto ed evoluto. Ma se è veramente così, perché esistono le scimmie?” e fin qui non fa una piega, ma il vero colpo di scena è il ragionamento che fa il comico in conclusione alla serata, salutando il pubblico dicendo “inizio a pensare che l’uomo sia l’esperimento di qualcun altro“.