Amara – La recensione
16 Settembre 2019Quid Live Studio
16 Settembre 2019Il lago dei cigni
La recensione
Il lago dei cigni presentato al teatro Sala Umberto è senza dubbio uno dei prodotti più contemporanei che la danza possa presentare. Accorciato nella durata, presenta una versione più morbida e contemporanea di quello che è un grande classico da repertorio.
Vivace e con pochi riferimenti al lato oscuro della favola tradizionale, si punta l’attenzione su ogni singola scena, tralasciando anche elementi scenografici di contorno. I ballerini sono il focus centrale e, a detta di tutti, Maria Chiara Grasso è la stella dominante, la punta dell’iceberg di questo gruppo che delizia ma non brilla proprio al cento per cento. È proprio la prima ballerina che, insieme al principe Carlo Pacienza catalizza l’attenzione del pubblico con esperienza e movenze dolci e delicate, richiamando proprio l’eleganza di un cigno. Presenti sul palco anche Lilia Ivanova, Assunta Di Marino, Lucia Bini, Stefano Candelori, Luca Ricci, Lidia Arena e Micol Girasole.
Le scene riproposte dall’esperimento del coreografo Luigi Martelletta sono precise e raccontano i punti salienti della storia d’amore intramontabile tra Odette e il principe Siegfried. Il passo a due è presente, la festa spagnola regala un momento di visibilità agli altri ballerini, i cigni sono deliziosi caratterizzati da movimenti moderni. Tutto lo spettacolo ha un’impronta attuale e moderna, riportando dalla tradizione le musiche intramontabili di Pëtr Il’ič Čajkovskij e parte dei costumi.
L’intento del coreografo, realizzare uno spettacolo moderno che puntasse il focus su singole scene al punto da renderle attuali e reali, è perfettamente centrato. Regalando al pubblico un salto nel tempo con l’intramontabile “Lago dei cigni”, ma insinuandogli nell’inconscio la riflessione sul moderno e sulla realtà che la favola racchiude.