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È la prima volta che Ubaldo Pantani costruisce uno spettacolo ad hoc su se stesso. Spinto dal collega e amico da diversi anni, Carlo Conti, mette su uno spettacolo che va oltre il concetto nudo e crudo della stand up comedy, ma diventa più un salotto intimo dove Ubaldo Pantani si mette a nudo e si racconta sotto diversi punti di vista. Born in The Solvay porta la sua firma, ma anche quella di Carlo Conti e di Simone Tamburini.
Born in the Solvay potrebbe essere uno dei classici spettacoli che gli imitatori usano per dare sfogo alle loro abilità, Pantani invece utilizza un ampio tempo a disposizione per narrare uno spaccato di vita importante e usa i suoi personaggi solamente per dare colore e impreziosire. Non sono mancati, quindi, i vari Lapo Elkann, Massimo Giletti, Max Allegri, Gigi Buffon, Paolo Del Debbio e Mario Giordano i compagni di avventure che spesso abbiamo trovato dentro quelli che il calcio oppure nel ciclo della Gialappas.
Ciò che resta davvero nel cuore dello spettatore è sentire il racconto di vita di Ubaldo Pantani. Quel pezzo di storia che viene dalla sua infanzia e che viene mischiato alle imitazioni e alle gag divertenti, strappa risate. Si parte dai casermoni della Solvay, la ditta dove viene estratto il sale e che finisce per creare quell’illusione di “sabbia rosa” paradisiaca e caratteristica della Toscana. Oppure all’amore per la storia che arriva da un professore che incuteva timore, esattamente come i professori erano soliti fare ormai troppi anni fa. E poi ci sono i racconti di vita nella Capitale, una città logisticamente da sempre infernale per chiunque approdi e non sia un nativo romano. Un’ora e mezza di spettacolo che probabilmente possono sembrare tante per un comico ai suoi primi spettacoli, ma che alla fine lasciano leggerezza e un pizzico di malinconia di certi tempi e abitudini di vita – come per esempio quello di vivere in casermoni comunitari per semplificare la vita degli operai, un discorso che fa tanto FIAT anni 70 – che ormai non ci sono più. Tutto questo crea un’atmosfera più familiare e vicina tra chi ‘è sul palco e chi invece è seduto in platea.
La curiosità e la genuinità di Ubaldo Pantani lo portano a costruire uno spettacolo divertente e ricco di ricordi, impreziosito dalle figure imitate che lo accompagnano nella sua carriera televisiva quotidiana. Anche se ancora è in tournée con Born in The Solvay, c’è curiosità nel pensare a quale potrà essere la prossima formula di spettacolo.