Esse – La recensione
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29 Gennaio 2019Roma Amor Mio
§ La recensione §
Alzi la mano chi conosce via Borgognona! E se menzionassi Ettore Petrolini? Quanti hanno canticchiato “er barcarolo va controcorente” prima ancora che il duo Bonolis-Laurenti lo facesse diventare un tormentone di bassa lega?
C’è tanto da dire e da raccontare di Roma Amor Mio. Non si tratta di un mondo soltanto, ma di diverse dimensioni spazio temporali che convivono da millenni e non cessano mai di stupire ed accattivare. Roma Amor Mio è un viaggio magico che lo spettatore compie tra i vicoli della capitale, con i suoni e le immagini di tempi che non ci appartengono ma che sono sempre sotto ai nostri occhi. L’abilità della penna di Maurizio Canforini, autore di questo spettacolo, è davvero notevole. In un paio d’ore snocciola senza sosta aneddoti di vita comune legati a diversi momenti storici. Con il supporto multimediale, si parla della nascita della raffigurazione di Paolina Borghese per mano del Canova, ad oggi custodita all’interno di Galleria Borghese. La breccia di porta pia, la storia di Pasquino Borghi, l’amore struggente del
poeta John Keats le cui spoglie ora riposano nel cimitero acattolico di Piramide… Per poi passare a storie di cinema, come la vicenda di Audrey Hepburn oppure musicali/teatrali come il Ettore Petrolini e la nascita del festival della canzone romana. La passione per la città eterna di Maurzio Canforini trapela in ogni parola di Roma Amor Mio, dove veste i panni del protagonista, un giovane innamorato da ciò che lo circonda, che su una panchina di piazza Navona incontra lo Spirito di Roma (Alessia Tona). La passeggiata che la coppia fa all’interno di Roma è caratterizzata dal dialetto locale, non solo ma anche da atteggiamenti e comportamenti tipici del romano. Il fascino di Alessia Tona, regista dello spettacolo, arriva allo spettatore grazie anche alla sua voce e alle sue interpretazioni di classici stornelli romani. Da una siciliana d’origine, ma romana di adozione, certe interpretazioni sono anche meglio della Ferilli stessa, da sempre presa a modello di femminilità romana.
La coppia non è sola sul palco, c’è Davide Tamburrino che si presta al gioco di corteggiamento dei protagonisti, creando le atmosfere giuste con una semplice chitarra acustica dal vivo. Stornelli romani e arpeggi che portano alla mente le atmosfere più indietro del Puff di Lando Fiorini. La giusta colonna sonora per le tematiche affrontate.
Per questa edizione sono state inserite anche le storie di due coppie di giovani romani che si incontrano a Villa Borghese e vivono quello che è il corteggiamento proprio degli anni 50 e 60 tra i capitolini. Un momento in cui la bravura nella danza, nel canto e nella recitazione di Ginevra Tonti, Irene Egidi, Valerio Angeli e Mirko Basile ci ricordano i film di Vittorio De Sica e Anna Magnani.
Un bellissimo spettacolo che ogni romano dovrebbe guardare per apprezzare e respirare ciò che il governo locale attuale sta distruggendo a colpi di leggi inutili. Uno spettacolo che verrà riproposto anche l’8 e il 9 febbraio sempre al CineTeatro L’Aura. Uno spettacolo che ricorda che Roma è dei romani, non per forza di nascita ma che la vivono e la amano,
rispettandola, per quello che è.