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26 Maggio 2017Stefania Mantelli al Tempo delle Sigle 2!
Manca davvero poco all’evento più atteso della stagione. Il Tempo delle Sigle sta per tornare insieme ad un gruppo di ospiti senza paragoni. Sabato sera al Jailbreak di Roma, ore 22.00, insieme alla Bim Bum Band, band di supporto agli artisti originali, ci saranno anche Clara Serina (I Cavalieri del Re), Mauro Goldsand (I Mostriciattoli), Douglas Meakin (I Superobots), Stefania Mantelli (Le Mele Verdi) e Alessio Ventura (Dhamm).
Se vuoi saperne di più su che cos’è il tempo delle sigle, guarda il video realizzato da Anime Click!

Stefania Mantelli al Tempo delle Sigle 2! IL PERSONAGGIO – Oggi invece facciamo un tuffo nel passato! Mettetevi comodi perché l’ospite di turno merita tutta la vostra attenzione. Negli anni 80 è stata una bambina che ha fatto battere i cuori di moltissimi bambini recitando, ballando ma “soprattutto” cantando. Ha superato anche lo scoglio della scuola e dei genitori pur di continuare a far parte del famoso gruppo Le Mele Verdi. Signore e signori, ci racconterà un pò di se: Stefania Mantelli. Classe 1971, Stefania è una delle voci portanti del gruppo misto di voci bianche, fondato casualmente da Mitzi Amoroso nel 1974. Nel decennio successivo, Le Mele Verdi ebbero un’impennata di popolarità non indifferente ed iniziarono ad incidere dischi importanti che ancora oggi vengono ascoltati da tutti i siglamanti. In quel periodo le produzioni furono tantissime, tra cui ricordiamo la colonna sonora dei Barbapapà, per poi produrre in un secondo album la sigla dell’omonimo telefilm Woobinda. Gli anni 80 sono il periodo di maggior gloria, con la partecipazione all’Ambrogino D’Oro (1982) e la vittoria con il brano Spazio 12. Appartengono a questo periodo i successi di Angie Girl, La Banda dei Ranocchi, Gli Gnomi delle Montagne, Belfy e Lillibit, Sandybell, fino ad arrivare al pezzo da solista di Stefania Mantelli, ovvero Madmoiselle Anne. Stefania che periodo è stato quello di Le Mele Verdi?
“Sarebbe lungo rispondere, è impossibile sintetizzare. Sono stati anni densi di fortissime emozioni da tutti i punti
di vista. Le Mele Verdi sono state un’esperienza di crescita con altre bambine , differenti, ma che avevano la stessa allegria e felicità. È stato un periodo magico, come le sigle e come noi bambini e bambine e non è dettato solo dall’invecchiare e guardare il passato come qualcosa di meglio. Erano anni più magici, semplici, genuini, fantasiosi. L’approccio che ci fu con il canto fu legato a mia madre che non mi sopportava più nel vedermi cantare, ballare e recitare in casa da piccola, dalla mattina alla sera. Fui anche selezionata per lo zecchino ma per motivi personali (ero a scuola materna) mia mamma evitò di farmi partecipare alla seconda selezione, ma poi si decise a farmi provare a quella di Mitzi , Bruno Lauzi e altri personaggi famosi, che si tenne in corso Vittorio Emanuele a Milano e che fu pubblicata sul Corriere della Sera. Ai tempi avevo i noduli in gola e Mitzi mi frenò dicendo che non avrei avuto delle parti canore, ma che sarei entrata ugualmente nel gruppo delle Mele Verdi per ballare e recitare, tuttavia ero consapevole che non avrei fatto quello che mi piaceva di più: cantare. Io chiesi a Mitzi di andare ad incidere, avendo superato il problema dei noduli attraverso i vocalizzi. Corrado Castellari mi notò tra le voci del gruppo. Di momenti belli ce ne sono stati tanti, dall’Ambrogino con Spazio 12 e le pubblicità che continuarono, per alcune di noi, anche dopo essere uscite dal gruppo. Stringere i denti? In occasione di Pat e Madamoiselle Anne, i miei genitori decisero di dire a Mitzi che non avrei potuto più incidere da solista perché il mio rendimento scolastico cominciava a vacillare. Quello fu un periodo difficile perché per me cantare era fondamentale. Invece poi Mitzi chiamò mio padre dicendo che da Roma volevano la mia voce per Madamoiselle Anne, altrimenti sarebbe stata assegnata ad altri gruppi. Così mio padre mi accompagnò di notte alla sala di incisione perché cedette alle suppliche di Mitzi. Questa cosa mi ha fatto molto pensare.”
Parlare degli anni 80 merita un post a parte – che faremo senz’altro – ma in quest’occasione ci concentriamo sull’impegno imminente: Stefania Mantelli al Tempo delle Sigle 2, che idea ti sei fatta di questo evento?
“Credo che sia un evento magico, unico, che esula da tutti i concerti in genere che avvengono in modo ordinario in alcuni locali. Questo rappresenta sia l’esistenza ancora oggi di un pubblico capace di vivere forti emozioni con le sigle, sia la possibilità di alcune canzoni di lasciare tracce indelebili. L’evento è studiato benissimo, per soddisfare un pubblico numeroso e particolare. Sono molto emozionata perché arrivare alla seconda edizione è segno di grande amore e passione dei fans.”
Salirai su un palco con altri artisti di alto calibro, che effetto ti fa?
“Mi emoziona tantissimo il fatto di essere stata contattata assieme ad artisti di grande calibro e tra l’altro, sia nel passato che ancora oggi, ci sono stati e ci sono artisti che intersecano la mia esistenza, non a caso I Cavalieri del Re – Nell’82 Le Mele Verdi incisero il terzo album e sul lato B vi erano brani de I Cavalieri del Re, Rocking Horse e Georgia Lepore – Ci sono delle sigle che appartengono al mondo delle Mele Verdi, ma che sono state realizzate da musicisti come Riccardo Zara. Ho scoperto anche delle connessioni con musicisti legati a Madamoiselle Anne, gli studiosi possono andare ad approfondire. Mi emoziona e mi fa piacere perché le persone che ho incontrato in questo campo, sia da bambina che da donna, sono persone con cui oltre la condivisione della musica, della magia, dell’atmosfera di quegli anni, ho in comune anche molti aspetti esistenziali. Mi fa un certo effetto sapere di essere stata contattata perché, a parte il Lucca Comics, di cui ho un ricordo di altissima professionalità del grande maestro Corrado Castellari che ha lasciato un grande vuoto e con il quale ho inciso anche “AL tempo delle Mele Verdi” e “Robottino”, non ho avuto modo di esercitarmi costantemente. Avrò modo di imparare sul palco, sono emozionata e non vedo l’ora di vivere questa esperienza bellissima.”
In supporto ci sarà la Bim Bum Band, un gruppo di musicisti professionisti e voci professioniste tra cui tre bambine
che un po’ ricordano i personaggi delle Mele Verdi.
“Per me è una gioia infinita perché sono anni che cerchiamo di accordarci e cantare rimane la mia grande passione, nonostante io non l’abbia più coltivata in modo professionale. Ho potuto vedere l’evoluzione delle bambine nel corso degli anni, in particolare di Noemi, e sono quindi felicissima di vederle. Le ho sempre conosciute virtualmente fin da piccolissime, adesso sono cresciute artisticamente. I musicisti sono bravissimi, abituati al palco e sono molto contenta di questa possibilità. Vale per i cantanti famosi, ma anche per le band: sono fonte di stimolo e possibilità di scambio.”
Che cosa ti aspetti dal Tempo delle Sigle 2?
“Mi aspetto un pubblico grandioso, non nel senso di numero ma bensì di persone fantasiose, creative, particolari, con la voglia di esprimere la loro nostalgia del tempo, la loro semplicità. Mi aspetto di condividere questa gioia con gli altri artisti. È un’unione. Mi aspetto di poter crescere, riprendere qualcosa del mio passato, rispolverare qualcosa mai sotterrato che può riemergere in forme nuove, dando soddisfazioni a me e al pubblico.”
C’è qualche particolarità che possiamo svelare sulla serata?
“La cosa straordinaria sarà tutto lo spettacolo nel suo insieme: la “partecipazione“”
Al di fuori dei cartoni animati e del mondo delle sigle, chi è Stefania Mantelli?
“Una mamma presissima da un bambino vivacissimo che è la riproduzione mia e del papà, con la vivacità unica, un’esplosione vivente. Una mamma a tempo quasi pieno. Lavoro come animatrice con persone che hanno difficoltà. Ho lavorato inizialmente con persone con disabilità, ma da 14 anni lavoro con gli anziani. Un lavoro creativo che mi permette anche di tirare fuori l’amore per la musica e le canzoni anche se viene improntato in modo più professionale.”
Beh con queste premesse, cresce ancora di più l’attesa per sabato 13 maggio. Non possiamo dire altro che: NON MANCATE!