Summer 1993
26 Luglio 2018Quando la pioggia mette a rischio i festival!
27 Luglio 2018La sindrome di Sailor Moon
Vi ricordate di Sailor Moon? Quanti di voi hanno visto il cartone animato della paladina della luna?
Domandone: quanti di voi hanno rivisto Sailor Moon all’età di 30 anni per un qualsivoglia capriccio? Che sia provare di nuovo l’ebbrezza di quando avevi 10 anni, oppure per ritrovare una grande amica d’infanzia che non ti avrebbe mai mollato nei momenti di difficoltà, o anche solo per dire “mannaggia dovevo essermi bevuta il cervello a quei tempo per vedere sta roba”. Escluderei simpaticamente l’ultima casistica. Perché se sei un’appassionata vera, di cartoni animati anni ’90, ti sei cibata almeno la prima serie del nuovo Sailor Moon Crystal, andato in onda sui canali Rai.
Non divago oltre. Restiamo focalizzati su questa bellissima eroina dai capelli biondi e lunghissimi, che la mattina prende brutti voti a scuola e la notte combatte i demoni mandati dalla regina degli inferi. Sailor Moon, alias Bunny, è una ragazzina liceale che cresce e intorno ha solamente 5 amiche, poi ne arrivano altre 4, poi arriva la figlioletta dal futuro, poi c’è l’uomo. Marzio. Mamoru. Il principe Endimion. Milord. Tuxedo Kamen. Insomma ha più nomi lui della principessa Sissi, ma questi sono dettagli.
Torniamo su Sailor Moon. Sulle sue gesta. Su come cresce. Sui suoi poteri. Su chi ha intorno. Notate delle somiglianze? Non con me,
ovviamente. Ma con la nostra generazione. Io si. Io le vedo. C’è questa fetta di trentenni/trentacinquenni di oggi, che hanno esattamente le stesse caratteristiche di questa eroina nipponica. Naoko Takeuchi, nel lontano 1995, ha avuto una trovata geniale che ha poi trasformato tutte le eroine degli shojo che sono venuti successivamente. Ecco noi ne abbiamo subito una profonda influenza, perché non eravamo solo soggette a Sailor Moon, ma anche a Madmoiselle Anne, a Terry e Maggie, a Lisa, a Sakura, a Miaka, al trio Rayearth …fino ad arrivare a Rossana, l’ultima eroina. L’autrice di Sailor Moon ha scatenato la nascita della Sindrome di Sailor Moon!
Ecco il cuore di questo post: tutte le protagoniste che vi ho elencato riuscivano a fare la loro figura e le loro gesta da sole. Non avevano bisogno di nessuno alle proprie spalle, men che meno di un uomo. Sono personaggi abituati a fare tutto da sole, a scavare dentro di loro per trovare la forza necessaria ad affrontare il nemico (nel nostro caso le difficoltà della vita), a raggiungere i propri obiettivi da sole, con le proprie forze e a risolvere i problemi con la propria intelligenza. Sono fatte proprio così: prima si cacciano nei pasticci, poi se ne tirano fuori DA SOLE!
Ho notato, crescendo, che anche noi trentenni siamo fatte così. È incredibile la quantità di ragazze mie coetanee che ho incontrato e che sono nella mia stessa situazione. Lavoriamo, tanto, ce la caviamo da sole nella vita di tutti i giorni e …riusciamo a fare tutto senza l’ombra di un personaggio maschile vicino. Anzi, spesso, questa figura ci rallenta in ciò che siamo e negli ambiti in cui operiamo. Un po’ come in Lisa e Seya, un po’ come in Terry e Maggie, un po’ come in Sailor Moon. Parliamoci chiaro, che faceva Marzio?
A parte stare sempre in mezzo e lanciare una rosellina appuntita, non aveva grandi poteri. Dava un supporto morale. Si quello c’è da riconoscerlo: dava quel quid in più che serviva a Sailor Moon per non perdere la bussola. Nel 2018 è la stessa cosa. Dove mi giro, con chiunque io parli, noto la stessa cosa: l’uomo è quella figura che ci completa, ma non fa altro che darci un supporto morale e amorevole. Non ci dà la possibilità di risolvere i nostri problemi, le nostre paure, non ci aiuta al compimento dei nostri obiettivi quello dipende solo ed esclusivamente da noi. Sono donne affette dalla Sindrome di Sailor Moon!
Ammiro moltissimo questa fetta di donne trentenni. Sono persone in gamba, gente che è in grado di fare quello che vuole e di raggiungere tutti gli obiettivi che si pongono davanti agli occhi. Hanno in loro stesse la forza di poter dire “no” a qualsiasi cosa, riescono ad imporsi, sono determinate, mature….. la Littizzetto direbbe “sono donne con due palle così”. Sono donne affette dalla Sindrome di Sailor Moon!
Ecco! Essendo cresciute con Spongebob e Masha e Orso…..Speriamo solo che le generazioni future non siano smidollate e rompiballe!
Direttamente dal portale www.sailormoonworld.it ROLa intervista Naoko Takeuchi, leggete cosa pensa delle guerriere nate dalla sua penna! “Personalmente, ho sempre pensato che tutte le Guerriere Sailor fossero davvero schiette e dirette, sono emancipate, possono interagire sul piano sociale e con il mondo intorno a loro con la libertà degli uomini e la loro forza è ciò che le rende attraenti. […] Al tempo io personalmente ero molto indipendente e suppongo che sia naturale che i miei personaggi abbiano condiviso questa mia caratteristica, poi penso che anche la vasta prospettiva della storia che ho creato riflettesse la mia emancipazione personale. […] Quando ho scritto la serie, vent’anni fa, ero giovane come le ragazze nella storia e penso che questo sia stato un altro fattore che ha contributo. […] Quando ho ideato Sailor Moon ero ventenne e c’erano anche molte dirigenti di sesso femminile alla Bandai. Penso che noi ragazze abbiamo avuto un tempismo perfetto, era davvero ora che anche noi entrassimo nel settore. […] Le donne hanno un certo senso estetico e penso che la loro sensibilità venga riflessa nei prodotti che fanno, che è qualcosa che ho sempre voluto veder accadere.”
14 Comments
Questo post ti fa tornare indietro nel tempo e fa aprire gli occhi su come, a volte, bisogna contare solo sulle proprio forze e non farsi tappare le ali da nessuno.
Hai centrato l’obiettivo, spiegando la sindrome di Sailor Moon perfettamente … facendo scendere qualche lacrimuccia per i bei tempi andati e anche qualche risata.
Bellissimo
Grazie Claudia!
Beh direi che hai centrato perfettamente la riflessione che ho fatto! Eh si da una parte scende una lacrimuccia e dall’altra ti fai una risata! XD
Grazie di cuore!
Ok. Io ero già grande quando guardavi sailor moon. Ma sono cresciuta comunque con questa idea: noi donne possiamo fare tutto da sole.
Io ho amato sailor moon da quando l’ho visto la prima volta avevo 15 anni ❤ il potere della luna!!!!
ero troppo grande per vedere Sailor Mood quando uscì, ma ho in mente molte eroine dei manga giapponesi che potrebbero aver dato il via alla stessa sindrome se così la possiamo chiamare. La verità è che “donne con gli attributi” ci sono sempre state e molte di loro hanno cambiato il corso della storia. Direi che è una bella sindrome, non trovi? 😉
Mitica!!!!! Anche io ho sempre avuto questa ideologia!
eh si giuro che ti capisco! Era davvero un bel cartone animato!
Assolutamente si! Dai elencamene qualcuna, sono curiosa, magari le conosco e non me le ricordo!
Concordo in tutto e penso che non dipenda nemmeno dall’educazione ricevuta. Io e mia sorella siamo completamente diverse (io ho 41 anni e lei 35). Io sono molto ‘stile anni ’50’… mi appoggio a mio marito, amo la casa, non sono molto intraprendente. Mia sorella é proprio come dici tu: guerriera, indipendente, coraggiosa e infatti io la ammiro. Non ha di certo bisogno di fare la baby sitter ad un uomo!
Che bello vedere noi trentenni da questo punto di vista… non ci avevo mai pensato ma in effetti hai proprio ragione, siamo abituate a fare tutto da sole, a risolvere le situazioni nostre e non solo, a mandare avanti i nostri obiettivi nonostante le difficoltà. Però io mi accorgo che con l’uomo giusto vicino è tutto più facile, quel quid in più (come lo chiami tu), quel supporto morale per è fondamentale.
Comunque io adoravo Terry e Meggie!!!!!
Non guardavo Sailor Moon…ma ho capito cosa intendi dire…..si dice sempre che in generale la donna sia più autonoma dell’uomo…Probabilmemte è vero….io mi sentivo come Olly&Benjy??
Non penso si tratti di fare da baby sitter a un uomo, piuttosto trovare quella persona che non ti voglia plasmare ma che ti accetta per come sei e ti infonde amore E SOLAMENTE QUELLO! XD non altre problematiche! Ognuno di noi ha in se delle questioni irrisolte, con la famiglia, con la vita, con gli amici, con l’amore….con quello che vuoi! Ma un conto è lavorare insieme, un conto è zavorrare la compagna!
Scusa per curiosità, tua sorella è single?
Ma è proprio quello che intendo! L’uomo giusto è quello che ti sa valorizzare anche nelle tue battaglie personali! Ovviamente tu poi rispondi di conseguenza supportando lui, perché noi facciamo così!
Terry e MAggie era un cartone adorabile!
ahahahah!!!! Come Holly o come Benji? Occhio che anche lì c’è differenza eh! ahahahaah!!!!