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13 Marzo 2025L’inferno della mente di Roberto Teofani
Vasco Rossi è il filo conduttore della nuova pubblicazione di Roberto Teofani che, attraverso Matteo, racconta il disagio e la difficoltà delle malattie psichiatriche
L’inferno della mente è un viaggio all’interno della follia. Un vero e proprio tributo a Vasco Rossi, pagina dopo pagina si trovano spesso riferimenti alle canzoni dell’artista romagnolo, richiamate sia nei titoli dei capitoli che attraverso frasi estrapolate dalle sue opere.
Matteo, Vasco Rossi e Jenny i protagonisti dell’Infermo della mente
Matteo è un giovane con gravi problemi psicologici causati dall’uso di droghe, che a lungo andare lo hanno portato a commettere crimini come le rapine. All’interno di L’inferno della mente, il motivo per tenere Matteo sulla retta via è la nascita della figlia, che attualmente non può vedere perché la madre appartiene alla Roma bene e, dopo la detenzione, si allontana dal ragazzo definitivamente. Così il nostro protagonista tenta di ricostruire la sua vita. Il suo lavoro in un negozio non lo appassiona, spesso viene denigrato e tenuto a distanza dai colleghi, ma riesce a trovare in Laura una compagnia piacevole. Anzi, è proprio Laura l’unica a trattarlo con la naturalezza che merita, evitando di fargli pesare il suo passato e il suo status mentale, comportandosi da amica e coinvolgendolo il più possibile.
Vasco Rossi è la chiave di tutta la lettura del romanzo breve, grazie alle sue canzoni e alla serata del suo concerto. Un evento a cui Matteo riesce a partecipare grazie a Laura che prende i biglietti e lo trascina allo stadio. Il nostro protagonista però non riuscirà ad arrivare al termine della serata, in quanto verrà colpito da malore e viene nuovamente ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Al suo capezzale si ritrovano Laura, la sua ex compagna e sua madre.
Proprio in questo punto una storia, che Roberto Teofani racconta in maniera altamente credibile, sfuma nel dubbio: ciò che Matteo vive è realtà o una proiezione mentale? La figlia che lui tanto adora, Jenny, il motivo della sua speranza e del suo conformarsi a un’esistenza normale, esiste davvero? Tra le pagine non è chiaro se Matteo esce veramente dal suo stato mentale di crisi o se tutto è frutto della sua immaginazione.
Nell’Inferno della mente ci sono tre personaggi chiave
La narrazione è scorrevole e coinvolgente, ma lascia aperte molte domande, soprattutto sul confine tra realtà e delirio del protagonista. Il romanzo è ambientato nella periferia di Roma, ma potrebbe rappresentare qualsiasi città italiana, con temi di emarginazione, droga, e crimine che marcano indelebilmente la vita di Matteo, anche quando tenta di redimersi.
La trama, densa di rimandi alle canzoni di Vasco, risulta comprensibile solo per chi ha familiarità con la musica del rocker italiano, ed è proprio questa caratteristica che aggiunge un livello di complessità a tutta la storia. Nonostante ciò, Roberto Teofani non solo è abile a descrivere un ragazzo affetto da disturbi psichiatrici e da droghe, ma descrive con tanta precisione anche lo stato d’animo delle 3 donne che ruotano attorno alla sua figura. Il focus dell’intera storia non è il luogo dove si svolge la storia, ma proprio come queste tre persone vivono lo stato mentale di un ragazzo paziente di psichiatria. La madre è una donna distrutta, dopo la morte del marito, si dedica interamente tutta se stessa al figlio che riprende dentro casa. Una donna che alterna le sue giornate con una routine lenta e cadenzata: prepara i pasti, lava i panni, lavora e cerca di stare vicino come può a questo figlio tanto diverso e problematico. Nonostante la storia sia finita, l’ex ragazza resta disponibile per Matteo e per la sua mamma. L’autore lascia libera scelta al lettore di credere se la storia tra i due sia effettivamente terminata oppure se Matteo sia in gravi condizioni psichiatriche e pertanto non riesce a vivere a pieno la sua vita sentimentale. Laura è una figura molto utile per Matteo, perché fa capire al protagonista che nonostante tutto, c’è sempre un modo per redimersi e che non è mai troppo tardi per ricominciare da capo. Basta solo una birra e tanta pazienza.
Nato come un tributo vero e proprio a Vasco Rossi, l’Inferno della mente si rivela essere una storia interessante per chi vuole comprendere come si vive accanto a chi ha disturbi mentali psichiatrici. Il messaggio che Roberto Teofani vuole inviare ai propri lettori è importante: non bisogna mai lasciare da sole le persone in difficoltà, nonostante la fatica che comporta stargli vicino.