Fine primo tempo
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12 Novembre 2019Mary Poppins Il Musical
La Recensione
“Mary Poppins, praticamente perfetta sotto ogni aspetto!”
Recitava così il metro magico del film Disney, nel momento in cui la tata più famosa del mondo doveva presentarsi ai bambini. È così che si potrebbe definire il musical della WEC – World Entertainment Company, sbarcato a Roma proprio in questi giorni.
Un tripudio di colori, magia, divertimento ed energia che rasenta la perfezione. Il pubblico viene letteralmente risucchiato nella cupa atmosfera londinese, ma catturato con interesse e stregato dalla magia che esalta ogni singolo metro quadrato del palco del teatro Sistina.
SCENOGRAFIE – Il lavoro certosino effettuato dalla produzione, ha dato i suoi frutti anche in un teatro diverso come quello romano. L’esperienza di due stagioni a Milano e qualche giorno di rodaggio a Roma prima del grande debutto, sono stati utili all’adattamento di tutta la produzione. Certo dobbiamo ancora vedere Mary Poppins “volare” sulle teste delle persone – un pò come aveva fatto Peter Pan nel musical della scorsa stagione – ma accadrà. “Se vi è piaciuto, tornate a trovarci, perché ogni sera aggiungiamo qualcosa di nuovo.” È l’invito del regista Federico Bellone, al termine dell’anteprima, un input che sta a significare quanto si astato difficile traslocare tutto il pacchetto. E chissà magari tra qualche replica Mary Poppins volerà davvero. Le scenografie sono il primissimo impatto che si ha con il musical. Imponenti, mobili, con queste tecniche di pittura ad acquerello, sono l’impatto primario che aiuta ad entrare in una Londra del 1900. Effetti speciali studiati nel minimo particolare, come per esempio le illusioni dei quadri e della teiera che rimane appesa a mezz’aria, senza tralasciare gli oggetti storici che escono dalla borsa. Nulla è lasciato al caso.
TEMATICHE – Mary Poppins il Musical risulta fedelissima al film Disney. La storia è in linea, i costumi sono perfettamente riprodotti, le musiche, valorizzate ed impreziosite da un’orchestra live diretta da Andrea Calabrini, sono esattamente le stesse e i personaggi non cambiano di una virgola. Ci sono tantissimi arricchimenti, che portano la narrazione ad essere molto più ricca e coinvolgente. Sono rispettati persino gli avvicendamenti emotivi: dalla caotica apertura che coinvolge la famiglia Banks, alla magia dell’arrivo di Mary Poppins, l’allegria di supercalifragilistichespiralidoso, la riflessione della vecchietta dei piccioni, la serietà dell’ambiente bancario.
In realtà quello che colpisce è proprio come tutto sia stato perfettamente concentrato in un musical di circa due ore. Come era stato detto anche in conferenza stampa, Mary Poppins il musical è un prodotto che guarda si al film storico, ma unisce anche i libri di Pamela Travers e il film di Saving Mr. Banks, tutti prodotti che hanno influito positivamente alla riuscita finale. Già perché oltre alle tematiche classiche presenti nel cartone, ci sono anche degli argomenti trattati che secondo me hanno molto rilievo e influenza sulle azioni. Un esempio fra tutti è l’infanzia di Mr. Banks e il suo rapporto con Miss Andrews, già qui si capisce la rigidità militaresca che caratterizza il capo famiglia. L’amore sale in cattedra in questo musical. Sia i genitori di Jane e Michael sia Mary Poppins e Bert, sfociano in un sentimento dolce e romantico che non fa altro che arricchire l’atmosfera. Il bisogno di evadere ogni tanto dalla realtà e non circondarsi sempre di doveri, è il segnale di una coloratissima Mrs. Corry alias Simona Patitucci, veterana del mondo musical, protagonista di una scena inedita, un trionfo di energia, colori e magia.
PROTAGONISTI E PERSONAGGI – In questo spettacolo si vede tutta l’arte che un musical dovrebbe presentare. Giulia Fabbri è la copia vivente di Julie Andrews. Si muove con leggiadria e morbidezza, generando una protagonista elegante ma energetica e sicura, esattamente come è Mary Poppins. Fa impressione vedere con quante naturalezza si esibisce nel tip-tap e nello stesso tempo canta con potenza e senza imperfezioni. Davide Sammartano è stato molto sfortunato in questa anteprima, colpito da un malore fisico improvviso tanto più che il primo tempo è stato sostituito dopo pochi minuti per tornare in scena al secondo atto. Ma se il Bert di Davide malato è così esplosivo, si può immaginare quanto sia influente in buone condizioni. La disavventura del 31 ottobre non ha colpito più di tanto lo spettacolo, grazie anche ad uno staff di swing preparatissimi che sanno le parti di ogni protagonista e possono subentrare all’occasione. In questo caso, solamente un orecchio molto attento ha potuto notare il cambio Sammartano-Edini. Gli ensamble lasciano senza parole: perfetti, non una sbavatura o un tentennamento, pezzi perfetti di un puzzle enorme. Dolcissimi e bravissimi Giulietta Rebeggiani e Riccardo Antonaci nei panni di Jane e Michael, cantano ballano e recitano in perfetta sintonia con gli adulti. I sei bambini che si avvicendano in questo musical sono tecnicamente preparati, un segno di come la MTDA sta facendo un lavoro egregio forgiando i nuovi performers del domani. Antonella Morea strappa risate a tutto spiano con la sua Mrs. Brill, irritante e sempre di cattivo umore è la copia perfetta dell’attrice della pellicola. Alessandro Parise e Floriana Monici sono Mr. e Mrs. Banks semplicemente perfetti. Portano in scena delle tematiche importanti, il senso di famiglia e di dolcezza di Mrs. Banks che comunque cerca di non dimenticare ma bensì di coniugare i suoi desideri di donna con quelli di moglie e madre. Mr.Banks è burbero, scontroso, poco incline all’affetto verso i figli, ma è solamente un bisogno di affetto, dimostrerà anche lui di essere in grado di amare e di formare una famiglia.
CONCLUSIONE – Di Mary Poppins il musical è stato detto tanto e tutto. È difficile trovare argomenti nuovi e parole nuove per descrivere un prodotto così ben riuscito. È bello anche vedere che ci sono gli occhi dell’estero puntati addosso, in particolar modo del mondo anglosassone che sforna musical di altissimo livello a gran velocità. Sapere che da fuori iniziano a guardare a noi come realizzazioni da esportare, è una grandissima soddisfazione e Mary Poppins il musical è forse, finora, il respiro di sollievo più grande.